La fabbrica di cioccolato
Noi ragazzi di 1°A abbiamo letto il libro “La fabbrica di cioccolato” e poi, insieme alla prof.ssa Copetti abbiamo visto il film…
Il libro “La fabbrica di cioccolato” parla di un bambino di nome Charlie, che è molto povero, e il regalo che desidera maggiormente è il cioccolato, ma costa troppo per la sua povera e umile famiglia e quindi riceve una tavoletta sola all’anno come unico regalo di compleanno.
Un giorno sul giornale viene pubblicato l’annuncio che il signor Willie Wonka ha lanciato una specie di concorso: 5 biglietti d’oro vengono nascosti in 5 tavolette di cioccolato Wonka. Chi avrebbe vinto un biglietto d’oro sarebbe potuto entrare nella fabbrica che non veniva aperta da moltissimi anni; in più se ne sarebbe andato dalla fabbrica con tanti dolci che gli sarebbero bastati per la vita. Tutti quelli che se lo potevano permettere avevano comprato più tavolette possibili e tutti pensavano che il signor Wonka lo avesse fatto solo per guadagnare di più, ma in realtà aveva una ragione ben precisa che non era superficiale come i soldi: egli stava diventando vecchio e, alla sua morte, avrebbe avuto bisogno di un erede, ma non aveva figli né nipoti quindi aveva deciso che il bambino che gli avrebbe dato meno fastidio sarebbe diventato il proprietario della fabbrica. Alla fine della visita il modesto e povero Charlie si rivela l’unico capace di mantenere l’autocontrollo e, come in ogni lieto fine, la bontà di Charlie vince contro la superbia degli altri bambini.
Dopo aver letto il libro e visto il film abbiamo ragionato sul significato “nascosto” della storia: se i bambini sono maleducati ed irrispettosi non è colpa loro, ma dei loro genitori che li viziano, fanno progetti su di loro, non cercano neanche di comprenderli, non facendo loro capire che un bambino non è e non si deve sentire superiore ad un adulto. Per questo nel film Willie non punisce solo i bambini, ma anche i loro genitori.
Un altro insegnamento molto importante che ci dà questo film è che, anche se nessuno dei familiari è perfetto, tutti in famiglia possono andare d’accordo se si vogliono bene e sanno accettare i difetti degli altri, scoprendo anche le loro qualità.
Anche se abbiamo dovuto vederlo in diverse ore e quindi spezzarlo in tanti pezzetti ci è comunque piaciuto imparare delle “lezioni di vita” tramite un film e un libro.