Il figlio generato dal padre
I figli crescono se i padri li sostengono nell’affrontare il rischio di vivere, liberando loro il futuro e i sogni che contiene. Ogni uomo può sperare perché c’è sempre qualcuno pronto a dargli sicurezza.
La festa del Natale per i cristiani è la festa della nascita di Gesù che, nella professione di fede, nel credo, viene definito nato, generato dal Padre. Un Padre sempre presente e che Gesù, si racconta nei Vangeli, consulta continuamente prima di prendere grandi decisioni, fino all’ultima, la più sofferta, nell’orto degli ulivi, perché sia fatta la volontà del Padre che continua a generarlo in un progressivo cammino di maturazione tradotto in successive assunzioni di responsabilità in prima persona fino all’ultimo respiro esalato sulla croce.
Molte volte ci si chiede davanti ai ragazzi perché non vogliono assumersi responsabilità ma vantano solo la loro libertà. Victor Frankl dice che, negli USA, bisognerebbe costruire «una statua alla responsabilità» sul pacifico come quella alla libertà situata sull’atlantico in modo che insieme realizzino quell’equilibrio necessario alla sopravvivenza.
Però non si capisce neanche perché poi, quando meno ce lo si aspetta, questo bambino diventa uomo, ci stupisce e non ce ne facciamo una ragione. In altre parole: «Quando si diventa adulto?». E’ una bella domanda!
Paura di volare
Un libro che può suggerire qualche spunto è quello di Orlando e Pacucci (Elledici) che descrive la «paura di volare» e tenta di definire, come si legge nel sottotitolo, «il difficile passaggio all’adultità dei giovani italiani». Diventare adulto non è un fatto automatico, non è compiere 18 anni. Diventare adulti comporta…
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