GenZ
Cringe, boomer, trigger e shippare: il vocabolario della GenZ è ormai una nuova lingua.
Articolo di Eleonora Coda – Scrittura Creativa
Oggi giorno la Generazione sta continuando ad usare nuove parole, con un significato che rimane ancora sconosciuto agli adulti. Scopriamo come mai e di cosa si tratta
“Cringe”, “boomer”, “snitchare”, “crush”, “shippare”, “trigger“, sono ormai parole che anche gli adulti sentono, ma senza capirne il significato. Infatti, si stanno diffondendo sempre di più questi nuovi termini usati dalla generazione Z. Ormai questo nuovo vocabolario ri-assortito sta diventando quello utilizzato da quasi tutti ragazzi e ragazze di oggi.
Alcuni studi affermano che ormai, oltre ai vari gerghi parlati, se ne stiano creando di nuovi, con queste parole che ora vengono utilizzate dai giovani.

Le percentuali
A seguito di una ricerca condotta da Skuolanet, circa 6 ragazzi su 10 ad oggi, dicono di utilizzare questo nuovo vocabolario quotidianamente, sia con i loro amici e durante le giornate, sia in situazioni formali, con i genitori o con i professori.
A seguire le percentuali: più di un terzo (circa il 36%) lo utilizza molto spesso, mentre, circa un quarto (23%) afferma di utilizzarlo quasi sempre.
Come si è detto prima, addirittura alcuni ragazzi utilizzano queste nuove parole in diversi tipi di situazioni: al 47% dei ragazzi, queste parole scappano di bocca anche in situazioni formali (professori e genitori), mentre quasi un ragazzo o una ragazza su cinque le inserisce normalmente nel discorso
I nuovi dizionari
Ben 7 ragazzi su 10 aggiungerebbe tranquillamente queste nuove parole al dizionario italiano, mentre solo pochi di loro ne selezionerebbero alcune.
Come ci si tiene aggiornati?
La domanda principale che sorge dopo la lettura di questo articolo è: ma come si tengono aggiornati tra loro questi ragazzi e ragazze della Generazione Z?
Infatti, dopo alcune indagini, circa il 55% dei ragazzi e ragazze si tengono aggiornati con amici e coetanei. Un 20% segue questa diffusione tramite social network (tiktok, instagram, snapchat, ecc…).
Manuale di sopravvivenza – Piccolo Vocabolario
Cringe: oltre ad essere il termine di riferimento della Generazione Z, è un modo più per dare un aggettivo di “imbarazzante” a comportamenti e avvenimenti.
Boomer: prefazione: quando si sente nominare questa parola non è mai un buon segno. Infatti, la persona alla quale si è dato del “boomer”, ha fatto o detto qualcosa relativo alla generazione “baby boomer” ovvero dei più anziani.
Snitchare: questa parola deriva dall’inglese “snitch” che vuol dire spia, quindi “fare la spia”. I giovani lo usano soprattutto quando una persona ha detto alle autorità (genitori o professori) delle informazioni che dovevano restare segrete.
Shippare: Particolarmente complicato rispetto ai precedenti; infatti, si tratta di un’abbreviazione della parola inglese “relationship”, e che ragazzi e ragazze utilizzano per dire che “vedono bene due persone insieme in una relazione” o che “starebbero bene insieme”.
Crush: Simile a “shippare” è la parola “crush”. Anche se la traduzione letterale della parola significherebbe “schiacciare, frantumare”, ad ora si utilizza per definire la propria “cotta adolescenziale”.
Trigger: Questa parola segnala qualcosa, un gesto o un’affermazione in grado di infastidire e disturbare.
Bro: maschile, viene usato per definire un amico una persona stretta.
Amo: usato dalle ragazze, è una diminuzione di “amore”. Viene utilizzato dalle ragazze per chiamarsi tra migliori amiche
Di Eleonora Coda Zabetta