CURIOSITÁ SCIENTIFICHE: XENOTRAPIANTI
COSA SONO GLI XENOTRAPIANTI?
Uno xenotrapianto è un qualunque intervento che coinvolge il trapianto di un organo non appartenente ad un umano. Nonostante al giorno d’oggi non sia praticato (o almeno non legalmente) comunemente in quanto pratica pericolosa, nel prossimo futuro gli scienziati sperano di utilizzarla per curare patologie considerate mortali.
COSA HA PORTATO AGLI XENOTRAPIANTI?
Il motivo principale per cui si è dovuto ricorrere agli xenotrapianti è l’assenza di organi donati da persone in vita o decedute, questo perché il trapianto è una delle terapie più efficaci e con maggiori probabilità di successo, ma la domanda supera l’offerta.
Possiamo avere una lista di attesa di cinque anni per un trapianto del cuore e quattro per un trapianto del pancreas. Queste liste potrebbero essere facilmente ridotte con l’utilizzo continuo di materia relativa agli xenotrapianti.
LIMITI DI QUESTA PROCEDURA?
Ci sono molti limiti per questa procedura: primi fra tutti l’aspetto etico con le proteste degli animalisti e uno degli aspetti più preoccupanti dal punto di vista scientifico e medico è la possibilità di sviluppare infezioni riportate dall’animale.
Il tessuto animale potrebbe far circolare agenti infettivi più o meno riconosciuti dal corpo umano. Un infezione che preoccupa particolarmente è quella del Retrovirus, virus con la capacità di modificare il proprio RNA rendendolo un DNA, che può portare alla comparsa di malattie anni dopo l’infezione.
Si verificano reazioni di rigetto rapidi e potenti, inoltre ottenere dei maiali geneticamente modificati, capaci di minimizzare la risposta immunitaria, è stato un passo molto importante che ha portato ad un incremento della sopravvivenza dopo il trapianto.
QUAL È STATO IL PRIMO XENOTRAPIANTO AVVENUTO CON SUCCESSO?
Il 25 settembre 2021, al padiglione di Kimmel di NYU Langone, è avvenuto con successo il primo xenotrapianto.
L’intervento è stato realizzato da Robert Montgomery e H. Leon Pachter in un’operazione della durata di circa due ore. Il rene è stato ottenuto da un maiale e poi successivamente modificato in laboratorio e trapiantato ad un defunto con il consenso della famiglia. Il donatore è stato mantenuto su un ventilatore per 54 ore, mentre dei medici hanno studiato la funzione del rene ed è stato monitorato per eventuali segni di rifiuto da parte del corpo.