Sei un cantautore potentissimo

Giusto in coda ad un Festival di San Remo che, come da tradizione, unisce e divide l’intero stivale mediterraneo (ma sarà poi vero?), arriva in piena notte questa frase di Olly ancora fresco dell’ incoronazione a re della canzone italiana e la regala a Lucio Corsi l’artista rivelazione di questo Festival 2025 che lo segue al secondo posto.

Articolo di: Roberto BASSETTI

Lì per lì qualcuno direbbe che si tratta di una frase di circostanza – insomma, una di quelle che quando vengono pronunciate fanno stare bene tutti e avvicinano la forma del mondo a quella di un gigantesco cuore: emozione, applausi, forse lacrime, viva tutti.

Eppure riavvolgendo il nastro (se si è boomer) e andando avanti piano piano, si nota una grande assente: dal volto di questi due ragazzi sparisce “la maschera”, l’oggetto che l’industria musicale regala inevitabilmente ad ogni artista.

Classifiche, preferenze, votazioni, abiti, hair style, trucco, scenografia, polemiche, gossip: tutto si è detto e si dirà ancora per chissà quanto, ma quelle parole pronunciate senza maschera hanno un significato dirompente. Quelle parole sono il riconoscimento che ciò che quell’artista ha fatto è arrivato a chi ha ascoltato, grazie alla sua capacità di osservare il mondo e di tradurlo in un linguaggio universale, usando tutta l’energia possibile. Cosa c’è di più bello?

Un giorno chiamo mia nipote in quanto freelance nell’ambito della comunicazione per farmi

raccontare della sua settimana come inviata in sala stampa a San Remo e di come di Olly ora si conosca anche il nome del cane che ha avuto a 13 anni, ma che del significato di quella frase non vi sia quasi traccia nei media, lei mi risponde: “Si, molto triste e purtroppo è così zio, ma mentre lavoravo ho trovato questo che mi dà speranza, ti giro un link……”

Allora viene spontaneo domandarsi: “Ma quello che chiediamo ad artisti e cantautori dopotutto non è far loro indossare una maschera perché possano dare significato a ciò che ci accade?”

Roberto BASSETTI