La nostra scuola celebra il 21 marzo
Giornata in ricordo delle vittime innocenti di mafia, organizzata da Libera

Domani un gruppo di docenti e studenti sarà presente all’incontro di Libera ad Arona per leggere i nomi di chi ha perso la vita – innocente – per mano della mafia. Ieri (venerdì 22) Direttore, Preside e un gruppo di docenti erano presenti all’intitolazione della “torretta” confiscata alla Camorra (e ora centro antiviolenza sulle donne) a Emanuela Loy, agente della scorta di Paolo Borsellino che morì nell’attentato del 19 luglio ’92 a Palermo.
In questi giorni, a scuola, è stata l’occasione di ripercorrere la storia delle mafie al Nord, in particolare sui nostri territori, riprendendo una pubblicazione del 2007 (v. immagine sotto) cui anche il don Bosco aveva contribuito. Si sono ripercorse le tracce della presenza di uomini delle cosche al Nord, si è vista la georeferenziazione on line dei beni confiscati alle mafie nel novarese, si è fatta memoria su alcune operazioni di contrasto alla criminalità organizzata qui, si è ripercorsa l’origine storica delle infiltrazioni delle mafie in Piemonte e si è analizzato l’attuale rischio delle presenza delle mafie nell’attività di riciclaggio, anche attraverso la visone del video del Buongiorno.
Nell’evento nazionale del 2024 “Roma, città libera” alla presenza di oltre 100.000 giovani, don Luigi Ciotti – fondatore di Libera – ha citato il sistema preventivo di don Bosco, quale metodo ancora oggi efficace di educazione alla legalità.