Giornata Mondiale contro la violenza sulla donne

Una giornata molto importante, per ricordare tutte le donne vittime di violenza

Il 25 novembre di ogni anno si celebra la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, creata da un’idea dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del 17 dicembre 1999. 

Con questa ricorrenza l’ONU si è posto come obiettivo di sensibilizzare a livello internazionale su questo argomento cercando di dare un supporto concreto a tutte le donne e/o bambine colpite da atti di violenza psicologica o fisica.

La data della celebrazione non è casuale: il 25 novembre 1960 vennero torturate le sorelle Mirabal dai militari di Trujillo. Da quel momento divennero attiviste del “Movimento 14 giugno”, ovvero un gruppo politico clandestino con l’obiettivo di opporsi alla dittatura del regime di Rafael Leónidas Trujillo. 

Il 25 novembre è stato scelto per ricordare l’uccisione delle tre sorelle Patria, Minerva e María Teresa Mirabal.

Per quanto concerne la situazione in Italia, i dati  mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner. Secondo il Rapporto Istat 2019 sulle donne vittime di omicidi, delle 111 donne uccise nel 2019, l’88,3% è stata uccisa da una persona conosciuta. In particolare il 49,5% dei casi dal partner attuale, corrispondente a 55 donne, l’11,7%, dal partner precedente, pari a 13 donne, nel 22,5% dei casi da un familiare e nel 4,5% dei casi da un’altra persona che conosceva.

La prima significativa innovazione legislativa in materia di violenza sessuale, in Italia, si era avuta con l’approvazione della Legge 15 febbraio 1996 n. 66, che ha iniziato a considerare la violenza contro le donne come un delitto contro la libertà personale, innovando la precedente normativa, che la collocava fra i delitti contro la moralità pubblica ed il buon costume. Con la Legge 4 aprile 2001 n. 154 vengono introdotte nuove misure volte a contrastare i casi di violenza all’interno delle mura domestiche con l’allontanamento del familiare violento. Nello stesso anno vengono approvate anche le Leggi n. 60 e la Legge 29 marzo 2001 n. 134 sul patrocinio a spese dello Stato per le donne, senza mezzi economici, violentate e/o maltrattate, uno strumento fondamentale per difenderle e far valere i loro diritti, in collaborazione con i centri anti violenza e i tribunali.

Con la Legge 23 aprile 2009 n. 38 sono state inasprite le pene per la violenza sessuale e viene introdotto il reato di atti persecutori ovvero lo stalking. Il nostro Paese ha compiuto un passo storico nel contrasto della violenza di genere con la Legge 27 giugno 2013 n. 93, che reca disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere.