Consiglio di Istituto: mercoledì 5 marzo

Lo sguardo ai prossimi anni del don Bosco, tra scenari globali confusi e impegno locale sempre più necessario.

Cari genitori, docenti, ragazze/i, amici e amiche del don Bosco,

in questi giorni, la lettura dei web di informazione e dei giornali è piena di “colpi di scena” e di gran confusione: sembra che tutto quanto ci sia stato fino ad oggi (equilibri, diplomazia, materie prime, energia, leaders, politiche di globalizzazione…), possa venir cancellato in pochi atti. Nuove parole entrano nel linguaggio comune… Il Golfo d’America è su Google Maps… Oggi è chiaro quando ci diceva Papa Francesco: “Non siamo in un epoca di cambiamenti, ma in un cambiamento d’epoca”.

Non che nella storia non ci siano mai state epoche così: si pensi ad esempio a quella di don Bosco (1815 – 1888) che vide i moti del 1848 e la concessione dello Statuto Albertino, l’abdicazione del re, la nascita del Regno d’Italia (1861), il passaggio di capitale da Torino a Firenze (1865) e poi a Roma (Breccia di Porta Pia, 1870), tre guerre di indipendenza e la fine dello Stato Pontificio, con Pio IX che si dichiarò “prigioniero in Vaticano” e vietò ai cattolici di partecipare alla vita politica italiana. Non solo: in precedenza, con le Leggi eversive (1866-67), ci fu la confisca dei beni ecclesiastici e soppressione degli ordini religiosi. Ed in tutto questo, l’impatto sociale della rivoluzione industriale portò a quelle condizioni di sfruttamento, povertà ed abbandono dei giovani, che motivarono l’impegno di don Bosco. Rivoluzione industriale, colonialismo, migrazioni, Guerra civile americana furono poi i principali eventi mondiali che accaddero in quell’epoca…

Non quindi è la prima volta che la storia ci fa vivere in grandi cambiamenti, tanto che già nel 1700, il filosofo, storico e giurista Giambattista Vico sviluppò la teoria dei “corsi e ricorsi storici”, secondo cui appunto determinati eventi e avvenimenti vengono ciclicamente riproposti. In altre parole, secondo Vico, la storia si ripete sempre…

Quindi? “Nulla di nuovo sul fronte Occidentale”? Assolutamente no! Come nel romanzo di Remarque, quella lettura ci fa ri-scoprire tantissimi valori, riflettere, riemergere…

Se gli scenari internazionali sono confusi ed agitati, sono i territori i luoghi da non dimenticare ed in cui agire, che sono ancora generativi, pieni di bellezza e valori, di umanità, dove crescere ed educare ha senso. Siamo fortunati ad abitare questo posto, siamo su un territorio bellissimo, fortunato, ricco di opportunità e di servizi (v. articolo sotto), nel tempo più bello che ci è dato da vivere, perché è l’unico che ognuno di noi ha a disposizione. Dobbiamo difenderlo e costruire legami e relazioni qui e ora, costruire davvero comunità educanti, non rinunciare al bene che possiamo fare oggi per rimandarlo ad un domani [don Bosco].

E, ritornando a Don Bosco, va ricordato che in quell’epoca convulsa partì dall’Oratorio di Valdocco a Torino (1846), scelse quindi il territorio per promuovere un cambiamento locale, ponendo alcune questioni con orizzonti che andavano ben oltre la città… Non una carriera diplomatica a corte o nelle stanze ecclesiastiche, ma un impegno nella città e nei quartieri. E per la coerenza alla sua missione, pur essendo fedele al Papa, riuscì a mantenere buoni rapporti con il governo italiano: la sua abilità diplomatica gli permise di navigare tra le tensioni della sua epoca, ottenendo sia la nascita di una Congregazione (nel 1874, in un momento non favorevole), sia opportunità, riconoscimenti e risorse anche dalle autorità statali.

La storia è maestra di vita? Non solo: è anche testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, messaggera dell’antichità (Cicerone, 55 a.C.).

Nel Consiglio di Istituto (sintesi delle componenti di genitori, studenti e docenti) di mercoledì 5 marzo, ci prenderemo un “buon tempo” per introdurre la progettazione per i prossimi tre / cinque anni del don Bosco di Borgomanero. Faremo in modo di ascoltare tutta la comunicà scolastica sul nostro futuro. Ma… Arriviamoci pronti ;)

Giovanni Campagnoli, Direttore