Uno dei segni della fretta che condiziona le persone del nostro tempo è l’incapacità crescente di comunicare con gli occhi. I contatti tra le persone si sono moltiplicati: internet, e-mail, telefonino…
E ci stiamo dimenticando del contatto più semplice: il contatto visivo.

(Pino Pellegrino, Bollettino Salesiano)

AMARSI CON GLI OCCHI!

In famiglia, scompaiono le occasioni che consentivano alle persone di “guardarsi”. Una statistica afferma che il tempo medio che un genitore trascorre con un figlio adolescente è attualmente stimabile in 12 minuti al giorno. Anche il pasto della sera non è più consumato insieme, per le troppe attività in cui ciascuno è impegnato e i diversi gusti

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Siamo una società al capolinea; una società che si sta suicidando? Non vogliamo crederlo: l’uomo è programmato per togliersi d’impaccio. Resta, comunque, il fatto che la barca del mondo naviga in acque agitate come mai. Ha bisogno di sostegno per evitare il naufragio. Ecco dieci proposte per sostenere il salvataggio.

(Pino Pellegrino, Bollettino Salesiano)

Un salvataggio prezioso! “Tenerezza” è parola di nove lettere, ma di spessore enorme. Più che parola, è un vocabolario, una miniera: più la scavi e più trovi. Godiamoci, dunque, la nostra parola affascinante e preziosa.

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Sono vissuto in una famiglia povera e nel dopo guerra si soffriva la fame e si mangiava quando c’era qualcosa. Eppure mio papà mi ha insegnato una cosa che non ho mai dimenticato perché è sintesi del Vangelo vissuto e non solo studiato.

Una sera che eravamo a cena mia madre raccontò che era passato un povero e lei non aveva trovato niente da dargli. Ricordo il papà che con Continua a leggere

Don Pasqual Chavez, Rettor Maggiore emerito dei Salesiani e IX successore di don Bosco, incontra la Comunità Educativa Pastorale del Borgo Ragazzi don Bosco

Domenica 2 dicembre, in occasione dell’inizio dell’avvento, don Pasqual Chavez ha incontrato operatori, educatori, volontari, famiglie, Continua a leggere

Fonte: Avvenire, di Chiara Giaccardi, mercoledì 5 dicembre 2018 

Dai ragazzi che sono intervenuti al Sinodo una lezione di metacomunicazione. Passeggiate, balli e parresia al Sinodo: la cornice festosa una rivoluzione dolce con al centro la qualità della relazione

Il Sinodo non è un evento bensì la tappa di un cammino. Per questo il frutto del Sinodo sui giovani non è tanto il Continua a leggere

di Roberta Sciamplicotti Fonte: Aleteia

I loro effetti possono andare al di là di quello che immaginate.

La rabbia, la stanchezza e la frustrazione che derivano dai problemi quotidiani possono esasperarci e farci dire cose che in realtà non pensiamo. Quelle che riportiamo sono alcune delle combinazioni peggiori di parole che possiamo dire ai nostri figli, indipendentemente dalla loro età, ma soprattutto ai bambini piccoli. Gli effetti di queste parole possono andare al di là di quello che immaginate e di ciò che i vostri figli possono controllare.

Leggete con attenzione e pensate molte volte prima di dire frasi come queste… Continua a leggere

Uno studio rivela le otto ”i” della generazione di oggi: immaturità, iperconnessione, incorporeità, instabilità, isolamento, incertezza, indefinitezza, inclusività

Jean M. Twenge è una docente di psicologia dell’adolescenza presso l’Università di California a San Diego. Con meticolosità tutta anglosassone, da anni studia il passare delle generazioni negli Stati Uniti: dai “baby boomer” (i nati tra il 1946 e il 1964), alla “generazione X” (1965-1979) ai “millennial” (1980-1994). Finora, tutti gli indicatori psicologici e sociali mostravano cambiamenti Continua a leggere

di Costanza Miriano

Tra i motivi, oltre all’incapacità dei genitori di tollerare la frustrazione, il limite, la sofferenza dei propri figli, c’è anche la tecnologia che offre tutto e subito senza fatica.

Qualche tempo fa, in una gelida mattina invernale, a Perugia, ho incontrato un gruppo di ragazzini delle medie. Correvano in un bosco – come me, peraltro -, incuranti della pioggia, del freddo,degli schizzi di fango. Da madre ho avuto un sussulto, poi mi sono ricordata che per tutta l’adolescenza, e a dire il vero per tutta la vita, l’ho fatto anche io: prendere freddo, bagnarmi, Continua a leggere

Pino Pellegrino, Bollettino Salesiano

Ai bambini, oggi, succede tutto troppo presto: troppo presto assistono a scene di violenza, a scene erotiche; troppo presto sentono parole che sanno di fogna, troppo presto sono costretti a fare le ore piccole.  Il bambino è accelerato: a tre anni deve leggere, a quattro deve ballare, a cinque deve suonare, sciare, nuotare e smanettare sul tablet.

Il secolo che abbiamo chiuso appena diciotto anni fa doveva essere “il secolo del bambino”.

Lo aveva annunciato la pensatrice svedese Ellen Key all’inizio del 1900; in realtà si è rivelato il secolo della “Scomparsa dell’infanzia” come nota Neil Postam nell’omonimo libro e come sottolinea Marie Winn autrice di “Bambini senza infanzia”. Continua a leggere

Pino Pellegrino, Bollettino Salesiano

L’interrogativo è il cuore dell’intelligenza: fa scattare il cervello e lo tiene sotto pressione. La cosa è certa: una domanda al giorno e la stupidità è tolta di torno. Anche nell’arte di educare l’interrogativo ha un rilievo centrale. Il buon senso non basta, abbiamo bisogno di una pedagogia consapevole.

I bambini di oggi sono più intelligenti di quelli di ieri?

È una voce che circola un po’ ovunque: “I bambini di oggi sono più intelligenti di quelli di qualche tempo fa”. Sarà vero? Il fatto che quella sia la convinzione accettata dall’opinione pubblica non è prova di verità. È meglio ragionarci su.  Continua a leggere