Una caccia al tesoro nella natura
Molto spesso quando pensiamo ad esperienze nella natura ci vengono in mente le classiche escursioni nei boschi, qualche gita in montagna o un’avventura nei torrenti più impetuosi, tutte cose che a volte sentiamo lontane da noi.
Io non sono mai stata avventurosa, faccio parte di quella categoria di persone che non ama immergersi nel verde, ma poco più di tre anni fa ho scoperto un’app: il geocaching.
Nata da un’idea del governo degli Stati Uniti nel 2000, quest’app oggi conta più di 3 milioni di tesori nascosti in giro per il mondo.
Per iniziare basta scaricarla, attivare la geolocalizzazione e vedere quanti geocache (da me rinominati geocaccini) ci sono intorno a te.
L’app ti porterà nel luogo in cui questi bussolotti sono nascosti, ma poi toccherà a te trovarli!
Potrebbero trovarsi sotto un sasso, nascosti in un muro di pietre, addirittura dietro la serratura di una porta; possono essere di varie dimensioni, dai più piccoli e magnetici (che contengono solo un block-notes in cui segnare il proprio nome e la data di ritrovamento) ai veri e propri contenitori con dentro anche oggetti lasciati da chi li ha trovati precedentemente, è possibile anche prendere qualcosa, ma c’è una regola importante: se si prende, si lascia qualcos’altro.
Qui rientra in gioco la tecnologia, una volta trovato (consiglio: fate anche una foto, tentando di non mostrare troppo il luogo in cui è nascosto, a nessuno piacciono gli spoiler!) dovrete loggare il vostro tesoro – ormai non più – nascosto, lasciando un piccolo commento a vostro piacimento.
Il mondo è pieno di novità da scoprire e di geocaccini, che aspetti?
Lena Lucrezia Valery :)