Risoluzione sulla modernizzazione dell’istruzione nell’UE
Fonte: TUTTOSCUOLA, 2 luglio 2020
Riprendiamo la pubblicazione su tuttoscuola.com del documento “Trasformazione digitale nella scuola” di Giovanni Campagnoli ed Emanuela Negri. Di seguito una nuova parte.
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Come detto nella quarta parte del documento, è importante fondare l’agire strategico innovativo nella Scuola, su basi giuridiche. A questo scopo, può essere d’aiuto, avere come riferimento le linee guida della Risoluzione del Parlamento europeo del 12 giugno 2018 sulla modernizzazione dell’istruzione nell’UE[1].
Secondo questo Eurodocumento, altre fonti di informazioni accessibili affiancano la Scuola. Le tecnologie moderne hanno liberato l’istruzione, aperto opportunità per attività educative multidimensionali e creato uno spazio educativo. Una sfida importante consiste nel rendere la scuola il luogo più interessante di questo spazio. Il ruolo dei sistemi di istruzione è quello di formare una persona completa, che si realizzi in ambito professionale, sociale, culturale e civico in un ambiente diversificato e globale. La Raccomandazione sinteticamente richiama un cambiamento sia negli obiettivi (dai contenuti alle competenze, dall’istruzione all’educazione) che nel metodo (attività educative multidimensionali, v. di seguito Tab. 2).
Tab. 2. Risoluzione sulla modernizzazione dell’istruzione nell’UE
1. La conoscenza quale risorsa economica chiave e fonte di benessere per i cittadini e l’istruzione europea deve porsi come obiettivo fondamentale lo sviluppo del ragionamento, della riflessione e della curiosità scientifica, e deve essere in grado di approfondire gli elementi fondamentali di una cultura umanistica, artistica, scientifica e tecnica; ribadisce che essa deve formare, a partire dalla realtà concreta della vita locale, regionale, nazionale ed europea, per risolvere i problemi nazionali ed europei, nonché sensibilizzare sui problemi della comunità internazionale;
2. Cambiamenti nell’istruzione e sfide connesse, tra cui coinvolgimento nella società e dei genitori nella Scuola, disporre di risorse didattiche e metodi di insegnamento di qualità e moderni, insegnanti motivati e competenti, apprendimento permanente, piattaforme cooperative per l’apprendimento a distanza, nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), in quanto strumenti per offrire nuove opportunità di istruzione, personalizzazione della didattica (tra cui i bisogni educativi speciali), motivazione degli allievi alla didattica digitale in quanto l’apprendimento delle competenze correlate dovrebbero essere un aspetto essenziale delle politiche di istruzione e riguardare anche le competenze civiche e il pensiero critico (rispetto ad es. alla valutazione delle fonti), con lo sviluppo di approcci interdisciplinari, cooperativi e creativi ed il lavoro di squadra dei docenti volti a trasmettere ad alunni e studenti conoscenze e abilità, nonché competenze professionali, trasversali, generali, sociali e civiche, competenze linguistiche, con un accesso paritario ad un’istruzione inclusiva di qualità, dove il miglioramento dei risultati è compatibile, in media, con la promozione dell’eccellenza tra gli studenti di talento (da cui l’importanza di promuovere il potenziale delle persone); favorire la mobilità degli studenti ed attribuire importanza all’alfabetizzazione visiva quale nuova competenza per la vita, riconoscendo che nell’epoca attuale le persone comunicano molto di più attraverso le immagini che attraverso i mezzi tradizionali, promuovere la consapevolezza della propria salute, nonché il benessere fisico (sport) ed emotivo
3. Istruzione scolastica. Nonostante l’impatto delle nuove tecnologie sull’istruzione, la scuola debba rimanere un ambiente di apprendimento fondamentale in cui si sviluppino le potenzialità e in cui ogni individuo possa trovare spazio e tempo per la propria crescita personale e sociale, va promossa l’autovalutazione e l’uso di strumenti di feedback…
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