Pellegrinaggio a Boca per attraversare la Porta Santa
Studenti come pellegrini che attraversano campi per arrivare nel “posto che conta”
Stamattina ai licei – in partenza verso il Santuario di Boca – il prof. Aggujaro ha ricordato l’etimologia della parola pellegrino, che deriva dal latino peregrinus parola composta di per al di là ager campo. Pellegrino quindi come straniero, errante, che compie un viaggio in luoghi sacri. Il Direttore Giovanni Campagnoli ha ripreso questo concetto, aggiungendo che ognuno/a di loro sista mettendo in un viaggio che ha una meta importante e che questa iniziativa avviene nell’anno del Giubileo. Nel nostro territorio, il pellegrinaggio a piedi a Boca ha una lunga tradizione. L’Arrivo al Santuario dell’Antonelli che con la sua verticalità – spinta verso il cielo dalle imponenti colonne – evoca la ricerca ed il desiderio dell’umano di guardare verso il cielo, ricorda l’insegnamento di don Bosco «Camminate coi piedi per terra ma col cuore abitate in cielo» [Memorie Biografiche XVII, 272].
Una volta arrivati a Boca, don Giuliano Palizzi (ne momento di preghiera sul tema del Giubileo della Speranza) ha ricordato che “La speranza è la capacità di ognuno di noi di lavorare per qualcosa che è giusto fare, non perché quel qualcosa avrà un successo garantito. Ecco perché la speranza non è uguale all’ottimismo. Perché la speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene (ottimismo), ma la certezza che qualcosa ha senso indipendentemente dal suo risultato”.










