La campestre, corsa per passione

Il 4 marzo diversi ragazzi delle scuola media sono andati a Novara per disputare le provinciali della corsa campestre

Si sono allenati a lungo per essere preparati ad affrontare la gara, allenamenti su allenamenti sempre più simili alla tipologia di competizione che si andava ad affrontare. Per qualche ragazzo grande è il terzo anno che si qualifica per la campestre, ma è sempre una grande emozione parteciparvi: uno di questi sono io.

Siamo partiti dal Don Bosco alle di prima mattina e siamo arrivati a Novara alle nove circa, gli scaglioni erano stabiliti in base all’età; le ragazze del 2004 sono partite per prime, poi i ragazzi del 2004, le ragazze del 2003 e del 2002, i ragazzi del 2003 e 2002 e infine le ragazze e i ragazzi del liceo. Gli alunni di prima media hanno corso per circa 1200 m, i nostri compagni e compagne sono stati bravi e si sono posizionati abbastanza bene. Le ragazze di seconda e terza hanno corso 1400 m circa, si sono impegnate e hanno avuto un punteggio totale molto alto. Noi di terza e i ragazzi di seconda abbiamo corso per 1800 m circa, forse un po’ di più. Alla partenza c’era un bel po’ di ressa, spallate e calci non intenzionali fanno parte della sfida, anche se a volte sono piuttosto dolorosi e non ti aiutano di certo alla partenza.
La corsa è stata faticosa e un po’ lunga ma, grazie all’allenamento costante, siamo arrivati tutti in buone posizioni, anche se ci sono stati tanti sgambetti e quasi nessuno di noi è riuscito a non finire con la faccia nel fango almeno una volta, io addirittura due, ma ci siamo impegnati tutti molto e siamo riusciti a recuperare.

Dopo hanno corso i licei ma nessuno di noi ha prestato molta attenzione, eravamo stanchissimi e sporchi di fango perciò ci siamo andati a cambiare.

La premiazione è stata rapida e ci siamo diretti subito verso il centro commerciale, dove tutti gli anni ci rechiamo per consumare il nostro meritatissimo pranzo al McDonald’s. Dopo il pranzo abbiamo vagato un po’ nel centro commerciale, di negozio in negozio a caccia di curiosi ninnoli e altri oggettini.
E’ stata una giornata stupenda, impegnativa ma molto gratificante: arrivare e poter dire “ho corso per passione” non ha prezzo. La vittoria, il pasto e le ore di scuola “saltate” sono buoni motivi per partecipare alla corsa, ma penso che la maggior parte dei qualificati, se non tutti, siano venuti soprattutto per correre in compagnia e divertirsi.