Preside e Direttore alla Lectio Magistralis dell’Università della Terza Età

Il direttore della Fondazione Marazza, Giovanni Cerutti, ha tracciato le origini dell’Europa moderna.

Don Bosco Borgomanero

Sabato 31 maggio, al don Bosco, si è svolta la cerimonia conclusiva dell’anno 2024/2025 dell’Università della Terza Età di Borgomanero. Ha tracciato prima un bilancio il coordinatore prof. Giuliano Ladolfi, ricordando gli oltre 300 iscritti e l’impegno volontario di tutti i docenti.

Dopo i saluti di don Giuliano Palizzi e di Giovanni Campagnoli, le foto con la Preside Emanuela Negri, Giovanni Cerutti ha ricordato le origini dell’idea di Europa che già emergeva durante la Seconda Guerra Mondiale, quando era evidente che le guerre tra due Stati democratici non si sarebbero mai fatte, mentre Stati dittatoriali e non democratici che fanno leva sul nazionalismo, hanno una forte capacità di scatenarne…

Successivamente l’idea di condividere risorse chiave per lo sviluppo (carbone e acciaio) proprio tra Francia e Germania che per questo si erano fatte la guerra per secoli, è stata un’intuizione chiave. La nascita della CECA (Comunità Europea Carbone e Acciaio) aveva proprio quel significato. L’allargamento ad altri Stati e la costituzione della Comunità Economia Europea e poi della U.E. sono stati i passi successivi. Oggi quell’idea di Europa va completata, a partire dai costi e dal modello difensivo USA, che sono da rivedere.

Infine un accenno al due giugno: domani si ricorda il Referendum Monarchia Repubblica e l’elezione dell’Assemblea Costituente, con il primo voto alle donne. Può essere anche l’occasione per rivedere il film “C’è ancora un domani” di Paola Cortellesi.

Giovanni Campagnoli, Direttore