Intelligenza Artificiale, vita e Scuola di don Bosco
Cari genitori, docenti, ragazze/i, amiche ed amici, buona settimana!
Anche i giorni precedenti sono stati densi di incertezza, novità, contraddizioni, poca coerenza e decenza. Non solo: abbiamo assistito a migliaia di utenti che hanno augurato “Buon compleanno” alla “nonnina” di questa foto, credendo davvero che questa finta signora abbia compiuto 121 anni… .

Si trattava invece di un post generato dall’Intelligenza Artificiale, pubblicato da una delle tante pagine social (e sono in aumento esponenziale) che monetizzano ed usano post, video ed immagini ottenute dall’A.I. per aumentare il numero di followers ed i guadagni personali.
Dopo anni di utilizzo dei motori di ricerca per la ricerca di informazioni, il web aveva evidenziato un problema: pochissimi creatori di contenuti a fronte di moltissimi “condivisori” o “inoltratori”. Era quindi necessario un nuovo strumento capace di produrre contenuti in serie come se fossero realizzati da social media manager in carne ed ossa. Quindi oggi il tema è già su come usare al meglio Chatgpt (ma non solo …) e nei corsi di formazione sull’Intelligenza Artificiale (io ne sto frequentando uno…), si insegna come usare i “prompt” per il lavoro del futuro. Si apprende cioè a come interrogare meglio e fare le domande più appropriate, affinchè si ottengano testi non solo originali ed accattivanti, ma in linea con il proprio “target” di lettori / utilizzatori. Questo perché, più è il tempo di lettura, più si monetizza. Non solo: ognuno di noi potrà avere un assistente virtuale personale che sarà in grado di capire e rispondere in modo ancora più umano, con emozioni e sfumature di significato… Tutto ciò non sarà il futuro, ma è già il “qui e ora”. Due veloci considerazioni in progress:
- consideriamo tutto questo uno strumento: ormai siamo costretti: non è una questione di scandalo, ma di obiettività. Formiamo ragazze/i a comprendere però prima il senso e poi l’uso, evitando il rischio di dare strumenti senza che ci sia una etica di responsabilità (a partire dal copiare i compiti, farsi risolvere le prove in classe, scrivere ricerche e tesi, ecc.);
- non dimentichiamoci che in Italia oggi un terzo della generazione adulta (non dei giovani!) è in una situazione di analfabetismo funzionale, cioè si trova con ridotte competenze necessarie alla comprensione di un testo scritto e ad articolare un ragionamento scientifico anche semplice. Non solo: quasi la metà degli adulti ha grosse difficoltà nel ‘problem solving’.
Detto tutto ciò, pensiamo all’importanza della scuola oggi rispetto a questi scenari. Su questi temi l’OCSE (attraverso i risultati degli Invalsi) evidenzia come le generazioni più giovani siano più competenti di quelle più adulte, nonostante l’opinione diffusa che vede le nuove generazioni disinteressate e conseguentemente incompetenti. Da qui l’importanza di apprendere competenze di critica e di etica, di problem solving, di confronto, ma anche relazionali, di team, di partecipazione attiva, di cittadinanza, che richiama quel “buoni cittadini e onesti crististiani” di don Bosco. Se infatti le conoscenze saranno sempre più disponibili, sarà la loro rielaborazione alla luce di un’etica e di una morale, a formare quel valore aggiunto, quel sapore in più che una scuola cattolica può dare in un territorio. Ed è per questo che al don Bosco si lavora in team e per progetti, che non sono delle “parentesi”, ma un lavoro strutturato che porta a dei risultati “pubblici” che abbiamo già visto, vediamo e vedremo ancora (ad es. Notte del Liceo Classico, Fiera del Giusto, il ritorno della Novara School Cup).
Se quindi ognuno di noi avrà un suo assistente virtuale che leggerà dei post ottenuti dall’Intelligenza Artificiale, noi avremo più tempo per le nostre relazioni, più occasioni per stare con persone autentiche, lasceremo la parte ripetitiva del nostro lavoro per dedicarci a progetti più appassionanti. E questa dimensione della relazione, nessun algoritmo sarà mai in grado di sostituirla.
Buona settimana.
Giovanni Campagnoli, Direttore
PS: articolo scritto senza l’uso di A.I. e con una ricerca di Google per dati OCSE/Invalsi 🙂