Chi si forma (NON) è perduto
La scelta della Scuola è di una formazione continua per tutto il personale
La formazione continua riguarda tutti i lavoratori di tutti i settori ed al don Bosco questa da anni è stata una delle caratteristiche distintive. Formarsi come docenti pensando che ci sia sempre qualcosa da imparare da formatori provenienti da diversi ambiti (tra cui quello carismatico), oltre a quelli strettamente disciplinari, è l’approccio corretto per sentirsi sempre in cammino.
Oggi la formazione è “potenziata” dalle risorse del PNRR, che permette anche di ampliare l’offerta pomeridiana per ragazze/i che si fermano al pomeriggio.
I corsi di apprendimento continuo, oltre ai docenti, riguardano anche lo staff interno della Scuola: all’Istud (Istituto di Alta formazione e Master, www.istud.it ) venerdì 24 gennaio c’è stato l’ultimo incontro del percorso di sviluppo di competenze sul modello organizzativo (coerente con i nuovi “statuti” dell’Ente Religioso “Collegio don Bosco). Si è approfondito anche il project management per la Scuola (visto l’ingente numero di nuovi progetti da gestire), il Piano Operativo ed il modello di leadership ispirata dal Carisma Salesiano. Un percorso di 50 ore di formazione erogata a moduli di quattro ore, necessario in una fase di cambiamento e utile in quanto basato su principi di coerenza con i valori Salesiani e sostenibilità̀ di lungo periodo.
Nella foto, Valentina Zanone, Marianna Servidio, Emanuela Negri e Giovanni Campagnoli, impegnati nella formazione a ISTUD, insieme ai formatori Mariella Caramazza (direttrice ISTUD Milano) e Attilio Navetta.













