“Le parole che curano”: il Festival della dignità umana al don Bosco
Oggi pomeriggio l’incontro con la prof.ssa Luigina Mortari ed il prof. Davide Maggi, dal titolo “Parole per un’educazione affettiva”.
Luigina Mortari è professore ordinario di Pedagogia generale e sociale presso il Dipartimento di Scienze Umane all’Università di Verona. Le sue ricerche hanno per oggetto la filosofia dell’educazione, la filosofia della cura, la definizione teorica dei processi di ricerca qualitativa, la formazione dei docenti e dei professionisti sociali, educativi e sanitari e le politiche formative. Dal 2021 al 2022 è stata presidente di Indire-Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa. Tra i suoi precedenti libri: Per una pedagogia ecologica (La Nuova Italia, 2001), Apprendere dall’esperienza (Carocci, 2003), Linee di epistemologia della ricerca pedagogica (Leu, 2004). Il più recente è A scuola. L’arte di educare (Mimesis).
La professoressa ha invitato la scuola a fare in modo che ragazze/i ricerchino “idee vitali”, che acquisiscano il metodo, cioè la capacità di apprendere da soli, tanto che non è la quantità delle informazioni dei programmi che è importante, ma la qualità. Ed è pericolo se si riduce il “ventaglio” delle parole che vengono usate, perché si rischia di ridurre sia la capacità si leggere la realtà, sia di esprimersi. Fattori determinanti nella convivenza, tanto che vivere e’ con-vivere, cioè vivere con altri (Platone parlava del vivere nei legami). Le parole quindi non vanno usate per “incapsulare” l’altro, perché così si blocca il dialogo. Bisogna allora imparare ad ascoltare: noi insegniamo con il nostro comportamento.
La conclusione è stato il consiglio di attivare una Scuola per genitori.




