Il Liceo Classico protagonista all’evento nazionale di “Mind the School”, promosso da Fondazione Imprendi di Padova 

L’evento – che si è tenuto oggi a Le Village by Crédit Agricole – acceleratore di innovazione – era rivolto a ragazzi e dirigenti scolastici provenienti da scuole selezionate su criteri di eccellenza, ispirato ad un confronto sul tema del “Rispetto” nelle scuole oggi.

L’idea dell’evento “Mind the School” è venuta alla Fondazione Imprendi dalla constatazione che all’esame di Stato del 2025, la traccia sul “rispetto” (ispirata da un editoriale di Riccardo Maccioni sul quotidiano Avvenire), è stata scelta da quasi il 40% degli studenti partecipanti, il che lascia supporre che ci sia una particolare sensibilità dei giovani al riguardo. Così sono state selezionate alcune scuole, chiedendo ai Presidi di partecipare ad un Panel/discussione su come introdurre/rafforzare il tema “Rispetto” nelle scuole oggi e contemporaneamente coinvolgere uno studente ed una studentessa a presentare una riflessione personale su vari aspetti e tipologie di “Rispetto”. E’ stato sicuramente un importante riconoscimento per il nostro Istituto l’essere selezionati tra le scuole di eccellenza per partecipare a questo evento e molto apprezzati dagli organizzatori sono stati gli interventi della Preside Emanuela Negri e degli studenti Bianca Caramore e Federico Mora, che hanno rappresentato il Liceo Classico don Bosco di Borgomanero. I due studenti hanno aperto il loro intervento con questa provocazione che ha fatto riflettere, catturando l’attenzione della platea: “Il rispetto è morto e noi lo abbiamo ucciso”. Una dichiarazione forte, che ha stimolato una riflessione profonda tra i presenti.

L’intervento dei nostri studenti non si è fermato alla provocazione, ma ha saputo trasformarla in un’occasione costruttiva di dialogo, individuando azioni concrete per ricostruire un’autentica cultura del rispetto nella nostra società.

Nel corso del loro intervento, hanno evidenziato come il rispetto possa rinascere attraverso tre azioni fondamentali:

  • Fermarsi: prendersi il tempo necessario per non reagire d’impulso, per dare spazio alla riflessione prima dell’azione
  • Ascoltare: aprirsi autenticamente all’altro, alle sue ragioni, alle sue esperienze, senza pregiudizi
  • Riconsiderare: essere disposti a mettere in discussione le proprie certezze, a cambiare prospettiva quando necessario

Questi tre concetti rappresentano non solo un modello teorico, ma un vero e proprio programma d’azione per chiunque voglia contribuire a costruire relazioni più autentiche e rispettose.

Il successo dell’intervento è frutto di un attento lavoro di preparazione condotto dal professor Giulio Ronchetti, docente di Storia e Filosofia del nostro Liceo Classico, che ha seguito gli studenti non solo nella fase preparatoria ma anche durante l’evento stesso, accompagnandoli in questa importante esperienza formativa.

Il ruolo della scuola nell’educazione al rispetto

Al termine della sessione dedicata agli interventi degli studenti, il dibattito si è allargato coinvolgendo i dirigenti scolastici presenti. Il focus si è spostato su una questione centrale: come le scuole possano utilizzare efficacemente le linee guida dell’educazione civica per promuovere un senso civico autentico, fondato sul rispetto del prossimo.

Un momento di confronto prezioso che ha sottolineato il ruolo fondamentale delle istituzioni educative nel formare cittadini consapevoli e rispettosi.

In particolare è stato evidenziato che il Metodo Preventivo di don Bosco, ha come obiettivo centrale la formazione integrale della persona e si fonda su tre pilastri: la ragione, ossia l’appello alla capacità di giudizio critico, la religione intesa come atteggiamento solidale verso l’altro e l’accoglienza e l’amorevolezza di un ambiente familiare.

Il sistema preventivo evita la repressione e si concentra invece sull’accompagnamento dei giovani. L’educazione al rispetto è quindi vissuta come parte della crescita integrale, che include rispetto per sé stessi, per gli altri e per le regole della convivenza civile. 

A fronte delle riflessioni sulle linee guida dell’Educazione Civica si è condiviso che non deve essere un approccio disciplinare, non è un contenuto da trasmettere o da insegnare: occorre invece far vivere agli studenti e alle studentesse delle esperienze che permettano loro di costruire il senso civico.

Un motivo d’orgoglio

La partecipazione a “Mind the School” rappresenta per il Collegio Don Bosco non solo un riconoscimento dell’eccellenza del nostro percorso formativo, ma anche la conferma che i valori salesiani di educazione integrale della persona siano ancora oggi all’avanguardia. I nostri studenti hanno dimostrato maturità, capacità critica e, soprattutto, il coraggio di mettersi in gioco su temi complessi e attuali.

Complimenti a Bianca e Federico per la loro brillante performance, al professor Ronchetti ed alla Preside per l’impegno profuso nella loro preparazione. Un grazie particolare a Fondazione Imprendi per aver offerto ai nostri ragazzi questa preziosa opportunità di crescita e confronto.