Campo estivo licei 2024, Liguria, Vallecrosia
Nei giorni dal 10 al 14 luglio, gli studenti liceali hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza di divertimento e di riflessione in Liguria, nelle zone a confine con la Francia.
Accompagnati dai loro educatori, questo campo non è stato solo un’occasione di svago e di divertimento, ma anche un momento di riflessione e crescita personale per i ragazzi.
La Liguria di Ponente, con le sue coste frastagliate e il mare cristallino, ha accolto i giovani con la sua suggestione. Le giornate iniziavano sempre con attività, visite e passeggiate, dove i ragazzi si lasciavano incantare dalla bellezza del paesaggio e dalle storie dei piccoli e incantevoli paesi visitati.
Il calore del sole, la delicatezza della brezza marina e il fruscio delle onde che si infrangevano dolcemente sulla riva, hanno risvegliato nei cuori dei ragazzi un senso di pace e armonia.
Ma questo viaggio non è stato solo un’occasione per esplorare la natura. Gli educatori hanno preparato un programma ricco di attività spirituali e momenti di formazione: ogni giorno si affrontava una riflessione differente su tematiche come la felicità, il cammino, la condivisione e la solidarietà.
Nel primo giorno, fermandosi anche al Parco Acquatico Le Caravelle, lo stimolo era legato alla felicità: cosa mi genera felicità effimera e cosa Gioia Piena? Ecco che le giornate a seguire sono state una risposta “Passo dopo passo” a chiedersi come costruire una Vita Felice perché, come si diceva a Valdocco ai tempi del nostro don Bosco «la felicità consiste nello stare molto allegri». E i passi proposti sono stati verso l’Alto, durante la giornata di trekking guidati dal Vangelo dei discepoli di Emmaus, ma anche verso l’Altro. Quest’ultima tematica è stata affrontata soprattutto il venerdì, quando nella mattina il gruppo ha incontrato don Rito Alvarez, sacerdote colombiano e parroco di Vallecrosia, che accoglie gli immigrati in viaggio dall’Italia alla Francia e ha svolto alcune attività di volontariato.
In conclusione del percorso, durante la tappa ad Arenzano presso il santuario del Bambin Gesù di Praga, ci si è soffermati sul mito di Dedalo e Icaro, il ragazzo che ha osato volare troppo vicino al sole con le ali di cera, e sulla frase che il padre disse al figlio:«a volar troppo bassi si muore». Abbiamo imparato che nella vita, anche quella piena di felicità, gli errori, le delusioni e i fallimenti sono ordinari. Ma se si vuole andare lontano si deve rischiare e volare più in alto, perché «Cadere dall’alto è la più grande spinta che possiamo avere per arrivare dove vogliamo»(Una vita non basta – Enrico Galiano).
Giochi, balli e molti altre attività, hanno riempito le giornate di risate e allegria. Ogni sorriso, ogni risata, ogni sguardo complice, ha contribuito a testimoniare la gioia semplice e autentica che nasce dal condividere esperienze significative.
Una sera, mentre pian piano il sole calava, i ragazzi e gli educatori si sono riuniti sulla spiaggia, ridendo, scherzando e rievocando bei ricordi. Trascorrendo quel tempo assieme si sono lasciati trasportare dall’energia del gruppo, sentendo che quei momenti sarebbero rimasti impressi nei loro cuori.
Questa vacanza in Liguria ha insegnato ai giovani che la vera felicità non è solo condivisione ma è anche tendere la mano verso l’altro, sorridere indipendentemente se si conosce o no la persona che si ha di fronte e di gioire per le cose che abbiamo.
Il campo è stata un’esperienza bellissima, non solo per la partecipazione dei ragazzi, ma in primo luogo grazie all’organizzazione attenta dei docenti, a cui dobbiamo un doveroso grazie: Valentina Zanone, Alessandro Salbego, Sonia Fiandaca, Eleonora Paleari, Silvia Sacco.
E ora, mentre torniamo alla nostra quotidianità, portiamo con noi non solo i ricordi di questi giorni splendidi, ma anche la consapevolezza che
è proprio bello esistere e vivere.