Santa Maria Troncatti, missionaria del sorriso e della pace
“Sono ogni giorno più felice della mia vocazione religiosa missionaria!”
(Suor Maria Troncatti, FMA)
Domenica 19 ottobre è stata canonizzata suor Maria Troncatti, figlia di Maria Ausiliatrice; proviamo a scoprire qualcosa in più.
Maria Benvenuta Troncatti nacque il 16 febbraio 1883 a Còrteno Golgi (Brescia), in una famiglia semplice e laboriosa. Fin da bambina mostrò un cuore sensibile ai poveri e un grande desiderio di fare del bene. Un giorno, leggendo il Bollettino Salesiano, maturò un sogno che le rimase nel cuore: diventare missionaria e portare l’amore di Dio a chi non lo conosceva.
Entrata nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, fu formata nello spirito salesiano e divenne infermiera durante la Prima guerra mondiale. Lì imparò a curare non solo le ferite del corpo, ma anchequelle dell’anima. Dopo la guerra, nel 1922, partì per l’Ecuador insieme ad altre sorelle missionarie.
La missione che la attendeva non era facile: suor Maria si trovò nella foresta amazzonica, tra gli indigeni Shuar e i coloni. Le condizioni erano difficili, ma lei non si lasciò scoraggiare.
Allestì piccoli ospedali di fortuna, curò malati, accolse bambini, consolò madri, mediò tra popoli in conflitto. Era conosciuta come “la Madrecita”, una madre per tutti.
Diceva con semplicità:
“Io vi do le medicine, ma chi vi ottiene la guarigione è Maria Ausiliatrice.”
La sua presenza divenne un segno concreto di pace, riconciliazione e speranza, in un contesto dove la violenza e la povertà sembravano prevalere.

Nella “cappellina” del don Bosco è ritratta Santa Maria Troncatti (in alto a destra)
Una santità semplice e luminosa
Suor Maria Troncatti morì il 25 agosto 1969, in un incidente aereo a Sucúa, in Ecuador. Aveva 86 anni.
La sua vita, vissuta con umiltà e passione, continua a parlare di gioia, servizio e amore missionario.
Papa Francesco l’ha proclamata santa il 19 ottobre 2025, riconoscendo in lei un modello di santità salesiana “nel quotidiano”, fatta di gesti piccoli ma pieni di fede.
Per noi, che viviamo e cresciamo in una scuola salesiana, suor Maria Troncatti è una compagna di viaggio e un modello di vita.
Ci insegna che:
- la fede autentica si traduce in gesti concreti di amore;
- la gioia del Vangelo si vive nel servizio quotidiano;
- la pace nasce dal perdono e dalla capacità di costruire ponti, anche tra culture diverse;
- la missione non è lontana: comincia qui, nella nostra scuola, nelle nostre relazioni di ogni giorno.
Come Don Bosco e Santa Maria Domenica Mazzarello, suor Maria credeva nei giovani e nella loro capacità di bene. Guardava ciascuno con occhi pieni di tenerezza, vedeva in tutti un figlio o una figlia di Dio.
Il suo segreto era semplice: fare tutto con amore, anche le cose più piccole.
Oggi, nella comunità educativa salesiana, il suo esempio ci invita a domandarci Come posso anch’io essere “missionario” nella mia scuola, nella mia classe, nella mia famiglia?












