Chessidice? L’indifferenza: il vero opposto dell’amore, della fede, della vita

26 settembre 2025

Elie Wiesel (sopravvissuto ad Auschwitz e premio Nobel per la pace 1986, definito “messaggero per l’umanità”, scrittore di 57 libri, il primo intitolato “E il mondo rimane in silenzio”) scriveva:

Il contrario dell’amore non è l’odio, ma l’indifferenza.

Il contrario dell’arte non è la bruttezza, ma l’indifferenza.

Il contrario della fede non è l’eresia, ma l’indifferenza.

E il contrario della vita non è la morte, ma l’indifferenza.”

Parole semplici, eppure vertiginose.

Ci ricordano che il vero pericolo non risiede nelle emozioni negative, né nei conflitti visibili, ma nello spegnersi del sentimento stesso. È quando tutto perde significato, quando niente ci tocca più, che iniziamo a morire. non nel corpo, ma nell’anima.

L’odio, per quanto duro, è ancora una forma di coinvolgimento. Presuppone che qualcosa dentro di noi reagisca, si infiammi, resista. La bruttezza è riconoscimento. per contrasto. della bellezza. L’eresia è, in fondo, un atto di passione spirituale. Ma l’indifferenza?

L’indifferenza è silenzio gelido. È assenza. È vuoto.

In psicologia, l’indifferenza estrema viene descritta come un’apatia profonda, uno stato emotivo in cui si perde il desiderio di amare, creare, credere.

La vita diventa meccanica, senza sapore, senza colore.

È questo che rende l’indifferenza più pericolosa dell’odio: perché non lascia spazio alla lotta, al cambiamento, alla speranza. Scioglie tutto in un gelo muto.

Essere ignorati fa più male che essere criticati.

Il disinteresse spegne più sogni dell’ostilità.

E spesso, non è la violenza che ci distrugge, ma il vuoto emotivo che ci circonda.

Forse è per questo che l’amore non muore con il conflitto, ma con l’indifferenza.

La fede non si spegne con il dubbio, ma con il disinteresse.

E la vita non finisce con la morte, ma quando smettiamo di sentire….

L’indifferenza una arma micidiale