Chessidice? La vera parentela di Gesù

23 settembre 2025

Contempliamo Gesù seduto, circondato dalla moltitudine, che istruisce con la sua parola. Egli stesso è la Parola divina fatta carne, come la lampada che non va coperta sotto un vaso, ma che, posta su un candelabro, illumina la coscienza di tutti. In questa moltitudine ci siamo anche noi.

Vogliamo essere come Samuele, del quale la Scrittura dice che mentre cresceva, la sua vicinanza e la sua attenzione al Signore era tale che non una delle parole che Dio gli rivolgeva andò a vuoto (cfr. 1 Sam 3, 19); o come Maria di Betania, che “seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola” (Lc 10, 39). Inaspettatamente alcuni dei presenti interrompono Gesù per avvisarlo che fuori ci sono sua madre e altri parenti. Gesù approfitta dell’interruzione per svelare una cosa inattesa: la vera parentela con Gesù è dovuta, più che ai legami di sangue, all’ascolto della sua parola. Così si comportava Maria, la Madre di Gesù: prima di concepirlo nel suo seno ascoltava Dio, meditava nel suo cuore quelle parole, e le metteva in pratica. E così diede come frutto verginale lo stesso Figlio di Dio. Ella è il modello dei discepoli di Gesù. Ascoltandolo e identificandoci con i suoi insegnamenti, non solo siamo suoi discepoli ma diventiamo fratelli di Gesù, figli di uno stesso padre.