Maggio pastorale licei
Buongiorno!
Eccoci arrivati al mese di maggio, tanto atteso quanto impegnativo! È un mese ricco di significati, di appuntamenti, ma anche di bellezza e di speranza. Per il nostro cammino pastorale, vogliamo aprire una porta particolare: quella della chiesa di Santa Cristina. Ma questa volta non apriamo per entrare… apriamo per uscire.
Abbiamo scelto questo luogo perché da lì si apre un panorama straordinario: lo sguardo abbraccia Borgomanero e si spinge fino al Monte Rosa. È proprio sul tema dello sguardo che vogliamo soffermarci, perché ci sembra centrale per i tempi che viviamo e per i giovani che accompagniamo.
Che sguardo siamo chiamati ad avere? Dove stiamo guardando?
Vogliamo proporre uno sguardo aperto, capace di andare oltre l’egoismo e il ripiegamento su di sé. Non uno sguardo chiuso sul proprio ombelico, ma rivolto verso l’altro e verso l’Alto. Uno sguardo che apre orizzonti, che suggerisce possibilità nuove, magari prima mai considerate. Per sviluppare uno sguardo così ci vogliono attenzione, sensibilità, apertura e interesse autentico per il mondo.
In una società che spesso valuta secondo l’apparenza e i risultati, lo sguardo cristiano rappresenta una proposta controcorrente. È lo sguardo che accoglie, che sa scorgere il bene nascosto, che ama e spera senza condizioni. Non giudica ma riconosce, non esclude ma valorizza. È lo sguardo che vede in ogni persona, anche nella più fragile o smarrita, un seme di bene, un volto amato da Dio.
I giovani, oggi più che mai, hanno bisogno di occhi che li guardino così: non per ciò che fanno o ottengono, ma per ciò che sono. Solo se si sentiranno visti davvero – con verità e amore – potranno scoprire la loro vocazione e rispondere con libertà e autenticità alla vita.
In questo mese di maggio, ci accompagna un’icona speciale: Maria.
Il suo sguardo è uno degli aspetti più belli e profondi della spiritualità cristiana. È uno sguardo che custodisce, che contempla, che accompagna. Maria guarda con amore e comprensione, con quella sapienza del cuore che sa fare spazio al mistero. È lo sguardo della madre che, pur senza capire tutto, «custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (Lc 2,19).
In un tempo in cui tanti giovani si sentono invisibili, o giudicati solo in base all’efficienza o all’immagine, lo sguardo di Maria diventa rifugio e guida. È una presenza silenziosa ma reale, che rassicura, orienta, sostiene. Maria sa leggere nei cuori il desiderio profondo di pienezza e di verità. Il suo sguardo non schiaccia con pretese, ma incoraggia con dolcezza. È lo sguardo che ha accompagnato Gesù nei momenti più luminosi e in quelli più oscuri, fino alla croce. È uno sguardo che non abbandona mai.
Lasciarsi guardare da Maria, per i giovani, significa riscoprire la propria dignità e bellezza. Significa sapere di essere amati, preziosi, capaci di futuro. Il suo sguardo invita a fidarsi, anche quando la strada è incerta. E, come a Cana, Maria continua a dirci: «Fate quello che vi dirà» (Gv 2,5). Indica sempre Gesù, l’unico sguardo che salva, guarisce e dà senso.
Poniamo particolare attenzione al Conclave e buon mese di maggio a tutti!!
Concludo riportando alcuni impegni pastorali del mese:
- 6 giugno: ultimo giorno di scuola con la Messa e la cerimonia degli ex allievi
- 8 maggio: Bike Day in collaborazione con le scuole cittadine; per chi arriva in bici dei liceali pranzo a base di polenta e tapulone nel cortiletto delle bici (referente Sacco)
- 19 maggio: book club organizza uscita al salone del libro
- 23 maggio:
- Buongiorno in chiesa
- prove per le processione
- proposta ai ragazzi di partecipare alla veglia a Torino dell’Ausiliatrice (referente Salbego)
- 24 maggio: Festa di Maria Ausiliatrice con Santa Messa e processione (invitate già da ora i ragazzi)
- 29 maggio: ritiro di fine anno della 5 classico (ref Tresca)
- 30 maggio: giornata dello sport (ref Sacco – Maio)
- 4 giugno: ritiro di fine anno delle 5 Les (ref Tresca)