Un viaggio nel rinascimento
Come ogni anno, è ormai un punto fermo la gita delle seconde medie a Firenze. E come ogni anno è dovere di Blog occuparsi dell’articolo.
Il 29 e 30 aprile, 71 ragazzi di seconda media che hanno partecipato alla gita, accompagnati da 6 professori (prof. Mora, prof. Negri, prof. Cavagnetto, prof. Ferrucci, prof. Merlin e don Botalla) sono partiti alle 4:30 del mattino per arrivare a Firenze in mattinata.
Il viaggio è durato circa 6 ore con una sosta in autogrill per fare colazione verso le 8 del mattino.
Dopo essere arrivati a Firenze siamo andati subito a visitare il convento di San Marco dove abbiamo visto la famosa “Annunciazione” del Beato Angelico. Abbiamo visto anche alcuni reperti trovati nel corso della storia dell’antica città di Firenze. Al termine della visita all’interno del convento di San Marco, ci siamo recati allo Spedale degli Innocenti di Brunelleschi, il primo orfanotrofio d’Europa ed inoltre il primo palazzo in stile rinascimentale del mondo.
Successivamente ci siamo recati in piazza Santa Croce per visitare la celebre Chiesa, che nonostante sia stata costruita per la maggior parte nell’epoca gotica, la facciata è rinascimentale. All’interno della chiesa, si trovano le tombe di molti personaggi importanti nella storia italiana come Galileo Galilei, Michelangelo e Leon Battisti Alberti. All’interno si trova anche il crocifisso di Donatello nella cappella Bardi dentro alla basilica. Abbiamo poi iniziato ad incamminarci per arrivare a Santa Maria Novella e, durante il percorso, abbiamo trovato diverse opere, per poi fermarci a prendere un gelato. All’interno della Basilica di Santa Maria Novella abbiamo visto la Trinità di Masaccio, il famoso Crocifisso di Giotto, il Crocifisso di Brunelleschi e la cappella Pazzi di Brunelleschi, all’interno del chiostro di Santa Maria Novella. Finita quest’altra visita, ci siamo diretti alla cattedrale di Santa Maria del Fiore, ma prima abbiamo visitato il Museo dell’Opera del Duomo, in cui abbiamo visto la Pietà Bandini di Michelangelo. Siamo poi saliti dentro la cupola, perchè la scala per salirci è in mezzo alle due calotte della cupola, il che ha fatto molto paura ad alcuni di noi, ma una volta arrivati in cima è stato uno spettacolo unico, la vista era incredibile, si poteva vedere tutta Firenze e anche le colline che la circondavano. La discesa faceva anche più paura della salita perché era ripidissima. Ora eravamo tutti affamati dopo i 20 km di cammino, perciò, come da programma, siamo andati a mangiare la pizza alla pizzeria “O’Vesuvio”.
Finita la cena, ci siamo diretti a Palazzo Vecchio, uno dei simboli di Firenze e la sede del comune della città. All’interno abbiamo visitato il Salone del Cinquecento, affrescato dal Vasari ed anche lo studiolo di Francesco I de Medici. Finita la visita a Palazzo Vecchio, intorno alle 22:30, ci siamo diretti alla casa salesiana di Firenze dove abbiamo dormito. Alle 7:30 di martedì 30 aprile, è iniziato il secondo giorno di visita. Dopo una veloce colazione, ci siamo diretti a Palazzo Pitti, per vedere la GAM (Galleria d’Arte Moderna), qui abbiamo visto quadri dell’Ottocento e inizio Novecento per introdurre all’argomento che inizieremo in terza media.
Finita la visita alla GAM ed alla Galleria Palatina, siamo andati al Giardino di Boboli, uno dei giardini più rinomati della penisola italiana, dove abbiamo fatto un gioco: una caccia fotografica dove dovevamo trovare i luoghi che vedevamo su un foglio e farci una foto insieme alla squadra. Finito il gioco, abbiamo mangiato in Piazza Pitti e subito dopo ci siamo recati alle Gallerie degli Uffizi: qui abbiamo visto molte delle opere che abbiamo studiato durante.
Finito il tour dentro la galleria degli Uffizi, ci siamo recati alla Galleria dell’Accademia dove abbiamo visto un altro simbolo di Firenze: il David di Michelangelo. La sua vera collocazione iniziale doveva essere in cima alla Cupola del Brunelleschi ma ai Fiorentini piacque così tanto che decisero di metterla in Piazza della Signoria, dove tutt’ora si trova una copia di esso. Ma oltre al David, abbiamo visto i prigioni di Michelangelo, sculture “non finite” che erano destinate alla tomba di Papa Giulio II della Rovere. I prigioni sono 4 e sono lo “Schiavo giovane”, “Schiavo barbuto”, “Atlante” e “Schiavo che si ridesta”. All’interno troviamo anche una delle pietà di Michelangelo, ovvero la “Pietà di Palestrina”.
Il viaggio di ritorno è stato simile all’andata con al posto della colazione la cena in autogrill.
Ringraziamo i prof. che ci hanno accompagnato in questa bellissima gita e speriamo di farne un’altra all’altezza.