Don Bosco Borgomanero

Un sogno racchiuso in un francobollo

E se poi quel sogno è quello compiuto da San Giovanni Bosco all’età di 9 anni l’impresa appare ancora più ardua.

Ma questo non ha fermato le Poste Vaticane, che hanno deciso di inserire nelle proprie emissioni filateliche del 2024 proprio un francobollo dedicato a quell’episodio della vita del fondatore dei salesiani, a duecento anni dal suo avvenimento.

L’emissione è stata fissata al 19 febbraio ed è disponibile per collezioni e appassionati. Il sogno di Don Bosco è stato raffigurato in un dipinto su tela realizzato nel 1999 dal pittore Mario Bogani e conservato nella Basilica Superiore del tempio Don Bosco – Colle Don Bosco, a Castelnuovo Don Bosco in provincia di Asti. Rappresenta un bambino (Don Bosco, appunto) tenuto per mano da una donna vestita di celeste (la Madonna) e accanto a loro la figura di Gesù. Tutto intorno le altre immagini di quel sogno, che segnò profondamente la vita del piccolo Giovanni e ne indirizzò le scelte successive. Ci sono animali selvatici e pecore, ma anche dei giovani in diversi momenti: due si abbracciano, altri intenti a opere negative sono redarguiti da un sacerdote, mentre accanto c’è l’immagine di un sacerdote che guarda altri giovani seduti intenti a riflettere. Un sogno che lo stesso Don Bosco descrisse ampiamente nelle sue memorie e che il Rettore Maggiore dei Salesiani, il Cardinale Ángel Fernández Artime, ha definito “fonte ispiratrice della sua filosofia educativa permeata da tre principi: ragione, religione, amorevolezza”.

Il francobollo emesso dalle Poste Vaticane non riproduce l’intera opera, ma si concentra nella parte superiore destra con le figure centrali del bambino tenuto per mano dalla Madonna con accanto Gesù.

Il valore facciale del francobollo è 1,30 euro, ma sarà emesso anche un foglietto (l’insieme di più francobolli della stessa serie con una cornice) composto da 9 francobolli (per un valore facciale di 11,70 euro) con la scritta “Il sogno di san Giovanni Bosco” nella parte alta, la dicitura “Stato della Città del Vaticano” nel lato inferiore e le date “1824” e “2024” sul lato destro e sinistro del foglietto.

Non è la prima volta che le Poste Vaticane emettono un francobollo celebrativo della figura e dell’opera di san Giovanni Bosco. Risale al 1936 un francobollo con l’immagine del santo visto di profilo, emesso in occasione dell’Esposizione Mondiale della Stampa Cattolica. In realtà erano due: uno del valore di 25 centesimi e un secondo del valore di 80 centesimi. L’intera serie di 8 pezzi comprende anche due francobolli dedicati a san Francesco di Sales. Ultima curiosità legata questa emissione: responsabile dell’ufficio stampa di quella Esposizione era Alcide De Gasperi.

Nel 1988 in occasione del centenario della morte di Don Bosco, le Poste Vaticane hanno dedicato un “trittico”, cioè tre francobolli che insieme davano vita a un’unica scena, suddivisa in tre porzioni del valore rispettivamente di 500, 1.000 e 2.000 lire. L’ultima emissione vaticana su Don Bosco risale al 2015, per il bicentenario della nascita: Don Bosco con la scritta celebrativa e stilizzati alcuni giovani in festa. Valore 0,80 centesimi di euro. Una emissione congiunta (cioè, lo stesso francobollo pubblicato da più Stati) con le Poste Italiane. Anche in questo caso venne emesso un foglietto con 6 francobolli e un lembo dedicato alle parole di Don Bosco.

Le Poste Italiane avevano dedicato anch’esse un francobollo nel centenario della morte (1988) – non senza qualche voce critica sulla ha scelto di farlo. Nel 1929 le Poste Italiane scelsero di celebrare la beatificazione di Don Bosco con degli Erinnofili, cioè dei bolli non postali chiudilettera.

A dimostrazione di quanto sia diffusa la devozione per Don Bosco sono tantissimi i Paesi che gli hanno dedicato un francobollo, soprattutto nel centenario della morte (1988) e dei 200 anni della nascita (2015). Il Belgio, invece, ha scelto il 50° anniversario della canonizzazione per emettere un francobollo commemorativo, nel 1984.

Nel centenario della morte l’anniversario è stato ricordato filatelicamente (oltre che da Italia e Vaticano) anche da Austria, Guatemala, India, Bolivia e Perù. Già questo elenco è indice della popolarità mondiale del fondatore dei salesiani. Tantissime anche le emissioni per i 200 anni dalla nascita. All’Italia e al Vaticano si uniscono anche la Repubblica di San Marino e il Sovrano Militare Ordine di Malta. Nell’elenco, non esaustivo, troviamo anche Slovacchia, l’Austria, il Kenya, il Brasile e il Portogallo. Ora nel 2024 si aggiunge questo nuovo francobollo vaticano, sicuramente molto atteso dai collezionisti e dai filatelici.