Un film per conoscere don Bosco…
A scuola le prime medie hanno visto un film sulla vita di San Giovanni Bosco, per conoscere la sua storia e confrontarsi con la sua vita.
Nel mese di ottobre, durante l’ora di Formazione, le prime medie hanno cominciato a vedere un film su don Bosco, il santo che ha dato origine alla nostra scuola e tutte le scuole salesiane nel mondo.
Il regista è Lodovico Gasparini, le musiche sono di Marco Frisina e Flavio Insinna veste i panni del protagonista. Ma non si riesce a vedere il film solo in una lezione perché c’è solo un’ora a settimana di Formazione quindi lo si vede a puntate.
Piace a tutti vedere il film, soprattutto perché don Bosco aiuta dei ragazzi come noi ma loro sono poveri e per questo egli li aiuta dando loro del pane e l’occasione di trovare la felicità.
Il film comprende la vita del santo da quando era un ragazzino, fino a quando diventa prete ed esercita la sua missione per tutta la vita. Lui da piccolo se n’è dovuto andare da casa perché il suo fratellastro Antonio (suo padre è morto per polmonite doppia, malattia mortale che a quel tempo era incurabile) lo trattava male perché non lavorava nei campi del padrone con gli altri ma leggeva. Lui riesce a guadagnare abbastanza soldi per entrare in seminario, studiare e diventare sacerdote. Finiti gli studi, viene mandato a Torino, dove vede in quali condizioni vivono i ragazzi per strada. Allora decide di aprire un oratorio per accoglierli, nutrirli e insegnargli un mestiere aprendo una tipografia.
Quando a Torino scoppia il colera, una malattia molto contagiosa e mortale, nessuno ha il coraggio di avvicinarsi e aiutare gli ammalati. Don Bosco manda i suoi ragazzi a curarli e nessuno di loro si ammala, uno dei tanti miracoli presenti nella sua vita!
Sono tante le avventure narrate, dai contrasti con il Vicario del Regno, alla fatica di saldare i debiti per sfamare i giovani sempre più numerosi, fino all’arrivo a Valdocco di mamma Margherita.
Questa è una storia ricca di significato che commuove e che riscalda il cuore, facendoci ricordare che “nessuno è orfano su questa terra, perché Dio è nostro Padre e noi siamo i suoi figli”.