Tim Cook: “Passiamo troppo tempo sull’iPhone”

Fonte, La Stampa, Bruno Ruffilli, 28/06/2018

201Il Ceo di Apple affronta il tema della dipendenza da smartphone: in iOS 12 sarà incluso un sistema per capire se stiamo usando in maniera eccessiva i nostri apparecchi. Ma anche Google, Facebook, Instagram e YouTube pensano a soluzioni simili

Dentro lo smartphone c’è tutta la nostra vita digitale: foto, video, canzoni, appunti, contatti. C’è la carta di credito e il biglietto della metro, il videogioco, il libro e molto altro. Per questo non ce ne separiamo mai, e quando lo dimentichiamo torniamo a casa a riprenderlo.

Passiamo ogni giorno in media quattro ore con uno smartphone in mano: troppo, perfino secondo Tim Cook. Parlando a un evento organizzato da Fortune, il Ceo di Apple ha fatto mea culpa: «Non avremmo mai voluto che le persone abusassero dei nostri prodotti». «Volevamo che la gente grazie ai dispositivi facesse cose altrimenti impossibili. Ma se si passa tutto il tempo sullo smartphone, significa che si sta spendendo troppo tempo», ha detto Cook. «È ormai chiaro a tutti che alcuni di noi stanno trascorrendo troppo tempo sugli smartphone, e abbiamo cercato di riflettere profondamente su come possiamo aiutarli», ha aggiunto.

E per aiutarli, anzi per aiutarci, nella prossima versione del sistema operativo dell’iPhone e iPad, ci sarà una funziona chiamata Screen Time. Con resoconti giornalieri e settimanali mostrerà il tempo totale trascorso nelle singole app, l’utilizzo di una determinata categoria di applicazioni, quante notifiche arrivano e quante volte si prende in mano l’iPhone. E soprattutto, permetterà di impostare dei limiti, per ridurre la dipendenza da smartphone: un avviso ci dirà, ad esempio che rimangono solo 5 minuti di Facebook. Screen Time Servirà anche ai genitori per controllare come i bambini usano l’iPhone.

In iOS 12, che arriverà a settembre ma è già disponibile in beta pubblica, la funzione “Non disturbare” si attiva automaticamente quando si va a dormire e non mostra le notifiche; si può anche configurare perché si entri in funzione per periodi di tempo specifico o per luoghi particolari.

Anche Google vuole farci usare lo smartphone meno e meglio: nella conferenza I/O anticipando le novità di Android P, ha mostrato una specie di pannello di controllo da cui sarà possibile scoprire per quanto tempo e in quali momenti del giorno abbiamo utilizzato ciascuna applicazione. Il sistema terrà traccia anche di quante volte abbiamo sbloccato il telefono e del numero di notifiche ricevute. Dalla stessa schermata si potranno stabilire inoltre dei limiti temporali all’uso di ciascuna applicazione: alla scadenza, l’icona dell’app nella schermata home del telefono diventerà grigia. O addirittura tutto lo schermo dello smartphone, se abbiamo scelto di impostare un limite generale.

Anche altre app e piattaforme stanno studiano mezzi per rendere consapevoli gli utenti del tempo passato su smartphone o al computer. Ultimo è Facebook, ma in precedenza a lanciare un allarme sull’uso eccessivo dell’app erano state Instagram e YouTube. Nelle prossime versioni integreranno tutte un contatore e un segnale per capire quando è il momento di smettere.

Fonte, La Stampa, Bruno Ruffilli, 28/06/2018