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Per purificare il cuore “dalle impurità e dagli idoli” è necessario un intervento drastico, una asportazione e una sostituzione: “Vi darò un cuore nuovo… metterò dentro di voi il mio Spirito e farò in modo che camminerete secondo le mie leggi…” (Ez 36,26s).

Nel capitolo 36 del libro di Ezechiele il Signore si rivolge al popolo così: «Io vi farò uscire dalle nazioni, vi radunerò da tutti i paesi, e vi ricondurrò nel vostro paese; vi aspergerò d’acqua pura e sarete puri; io vi purificherò di tutte le vostre impurità e di tutti i vostri idoli. Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò Continua a leggere

Come aiutare i ragazzi nella scuola a superare l’individualismo incontrollato per costruire relazioni sane che danno «sapore» alla vita?

A dire degli esperti mai come oggi si gode di tante libertà nel vivere le relazioni sociali, nell’esprimere le proprie emozioni e i propri sentimenti. La sessualità, l’intimità, gli affetti sono liberamente espressi senza riprovazioni da parte della società. Tutti si sentono autorizzati a discutere con genitori, insegnanti, superiori di qualsiasi ordine e grado, fino alla contestazione, senza essere per Continua a leggere

E’ possibile educare alla fede? Ma se la fede è un dono, che cosa possiamo fare noi educatori? Innanzi tutto, per educare alla fede occorre che gli educatori abbiano fede.  Ec’è fede solo quando  si è veramente incontrato Gesù.

Quasi sempre la Pasqua la si celebra nel mese di aprile e per noi cristiani è il momento culmine dell’anno liturgico perché quel Dio che si è incarnato e si è fatto come noi viene innalzato sulla croce perché tutti abbiano la vita e Continua a leggere

Cellulari, smartphone, SMS, Facebook: oggi i luoghi in cui incontrare i ragazzi  si sono molteplici. I Sicial Network sono la nuova “piazza”. E gli educatori devono andare incontro ai giovani li dove loro abitano e li attendono.

Sono in treno e dormicchio con un libro in mano. Ad una stazione sale una ragazza in odore di università. Tira fuori le dispense e poi una serie di strumenti quali tre cellulari e qualche evidenziatore. Ovviamente gli auricolari sempre incorporati. A manovre finite inizia la lettura del testo evidenziando qualche parola ogni tanto e contemporaneamente regolando la musica, Continua a leggere

Non esistono «i giovani di oggi»; esiste Quello davanti a me e io lo osservo con lo sguardo di chi lo accetta così, non lo giudica, non si ferma sui piercing, sugli orecchini o sui tatuaggi, ma lo guarda «come si deve guardare un uomo».

Relazione = uno sguardo accogliente

«Stavo passeggiando nei giardini di un ospedale psichiatrico, quando incontrai un giovane che con aria profondamente riflessiva stava leggendo un libro di filosofia. Il suo comportamento e la sua evidente buona salute mentale lo distinguevano notevolmente dagli altri ricoverati. Continua a leggere

I figli crescono se i padri li sostengono nell’affrontare il rischio di vivere, liberando loro il futuro e i sogni che contiene. Ogni uomo può sperare perché c’è sempre qualcuno pronto a dargli sicurezza.

La festa del Natale per i cristiani è la festa della nascita di Gesù che, nella professione di fede, nel credo, viene definito nato, generato dal Padre. Un Padre sempre presente e che Gesù, si racconta nei Vangeli, consulta continuamente prima di prendere grandi decisioni, fino all’ultima, la più sofferta, nell’orto degli ulivi, perché sia fatta la volontà del Padre che continua a generarlo in un progressivo cammino di maturazione tradotto in successive assunzioni di responsabilità in prima persona fino all’ultimo respiro esalato sulla croce. Continua a leggere

L’essere umano è sempre figlio di una determinata epoca, di un ambiente, di una cultura, Se vogliamo conoscere un ragazzo e incidere educativamente bisogna sapere cosa c’è dietro e dentro di lui.

Niente s’improvvisa nella vita dell’uomo. L’essere umano è sempre figlio di una determinata epoca e di un ambiente, di una cultura, co­me lo sono gli alberi. Un abete non può crescere nelle selve Continua a leggere

L’educatore davanti ai suoi ragazzi ha un sogno, un sogno immenso: ognuno di questi piccoli elementi diventerà una cattedrale e, in questo pezzo di vita che si condivide, l’educatore è il mastrocostruttore.

Educare è un’arte e non una qualsiasi ma la più importante per la costruzione della società e del domani. Un’arte per costruire opere d’arte, cattedrali splendide, ognuna unica, ognuna con il suo Continua a leggere

Il primo sul metodo di studio, vera carenza didattica in una scuola che si è riempita di “educazioni a” qualcosa, replicando il modello della macchina che viene riempita di file, dimenticando il modo adeguato e autonomo di conoscere qualcosa, valido per tutta la vita, proprio di un essere che vive e cresce. Per questo motivo ne ho scritto la prefazione, che anticipo qui sotto.

Il secondo è una raccolta di divertenti e drammatici racconti di vita di genitori, tra i quali anche i miei che, in poche battute, tratteggiano l’origine del legame gioioso che ci unisce, nonostante le (anzi forse grazie alle) fatiche e ferite, che caratterizzano tutte le famiglie. Sono sempre più convinto che i figli e il loro modo di affrontare la vita somiglino, non alle qualità dei singoli genitori, ma alla qualità della relazione tra i genitori. Di questo libro cito due brevi passaggi: uno di mio padre e uno di mia madre.

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Come aiutare i ragazzi a non perdere di vista il “percorso” della propria vita? Come evitare che si nascondano nelle paure tramando a oltranza ogni decisione significativa? Tre storie con tre stimoli.

Da che mondo è mondo la vita è sempre stata un «percorso», un andare verso, prendendo coscienza progressivamente delle proprie capacità, della professione più confacente e appagante, della Continua a leggere