Sei studenti volano negli Emirati Arabi per un forum di formazione sulle Nazioni Unite
L’iniziativa è promossa dall’Associazione Diplomatici .
La simulazione delle Nazioni Unite. Da quasi vent’anni l’Associazione Diplomatici, una ONG che si dedica a formare gli studenti sui temi dell’attualità e delle carriere internazionali, organizza forum studenteschi, tra New York, Roma, Dubai, Abu Dhabi, Barcellona e Bruxelles. Sono stati coinvolti, egli anni, studenti di oltre 90 paesi.
Da Borgomanero al mondo. Il collegio Don Bosco è attento alla possibile proiezione internazionale delle carriere dei propri studenti in uscita, al termine del percorso di studi liceale. Per questo è da sempre sensibile alle proposte di formazione internazionale. Già l’anno passato alcuni studenti del Don Bosco erano volati a New York per simulare il meccanismo di funzionamento degli organi delle Nazioni Unite. Agli allievi era stato assegnato il compito di rappresentare una nazione (a prescindere dallo stato di provenienza) nell’ambito di una sessione dell’Assemblea Generale dell’Onu, del Consiglio di Sicurezza o del Consiglio Economico-Sociale. Ogni rappresentante doveva informarsi adeguatamente per essere pronto a svolgere il proprio compito e comprendeva quali sono i meccanismi che regolano queste fondamentali istituzioni internazionali. I delegati avevano lavorato nelle varie commissioni sui temi in agenda fino alla votazione delle risoluzioni in Assemblea Generale.
Sei studenti in partenza per Dubai. Quest’anno il Change the World model United Nations, denominazione ufficiale del meeting internazionale, si svolgerà negli Emirati Arabi tra l’8 e il 15 novembre e sei studenti del Don Bosco vi prenderanno parte. Si tratta di Giorgia Cimberio, Sergio Tosi, Matteo Zanotti, Martina Villa, Federica Bresolin e Alice Mongiardini. L’argomento su cui si focalizzerà l’attenzione dei delegati, quest’anno, sarà: «extremism and non-state actors in the Middle East» (estremismo e attori non statali in Medio Oriente). Ai giovani sarà chiesto di formulare possibili soluzioni che tengano conto del quadro geopolitico della travagliata regione, in un’ottica di cooperazione multilaterale tra i diversi soggetti in campo. Un tema di confronto politico-strategico quanto mai attuale. L’anno passato i partecipanti all’esperienza ne erano tornati entusiasti e si spera che anche quest’anno possa rivelarsi un’esperienza altamente formativa.