“Si alza il vento” per le terze medie…
Una mattinata dedicata alla Seconda Mondiale per due classi della scuola media, attraverso la visione di un film e alcune attività laboratoriali di gruppo.
Giovedì 17 marzo le classi 3B e 3C hanno visto un film che parlava sull’entrata dell’ guerra del Giappone, intitolato “Si alza il vento”. La pellicola racconta di un ragazzo giapponese di nome Jirō Horikoshi, un grandissimo appassionato di aerei ma, essendo miope, non può pilotarli.
Durante il film, Jirō sogna più volte il suo grandissimo idolo, Caproni, famosissimo progettista aeronautico italiano.
Cinque anni dopo, Jirō, durante il terremoto del Kanto, incontra una ragazzina di nome Nahoko e aiuta la sua domestica ferita riportandola a casa della ragazza, per poi sparire senza lasciare il proprio nome.
Finiti gli studi, Jirō viene assunto nello stabilimento della Mitsubishi come progettista di aerei da caccia. Durante una visita in Germania, sogna ancora Caproni che gli dice che gli aerei gli umani vengono usati soltanto come aerei da guerra e non sanno che sono delle magnificenze di ingegneria.
Pochi anni dopo, Jirō viene promosso come capo per la progettazione del aereo da imbarco per la marina militare ma il progetto fallisce. Deluso, si reca in un luogo di villeggiatura dove ritrova Nahoko. I due si innamorano e vorrebbero sposarsi subito ma Nahoko, malata di tubercolosi, dice che si potranno sposare dopo che le sarebbe guarita.
La malattia di Nahoko peggiora e Jirō, preoccupato della salute della sua amata, deve anche fare i conti con la polizia segreta perché lui era stato in contatto ravvicinato con Hans Castorp, critico del regime nazista e della politica guerrafondaia giapponese. Il ragazzo si trasferisce nella casa del superiore dove intanto progetta il nuovo prototipo Mitsubishi per la marina. Nahoko, non riuscendo a stare lontana dal suo amato, ritorna da lui e si sposano nella casa del capo di lavoro.
La loro convivenza vive momenti di felicità e armonia.
Finito il progetto per la marina, Jirō deve partire per recarsi al collaudo del prototipo: il Mitsubishi A5M. Nahoko, rimasta sola in casa, sempre più debole a causa della malattia, decide di ritornare di nascosto al sanatorio per morirvi, lasciando delle lettere di addio al marito, ai familiari e agli amici. Al sito di collaudo, Jirō viene distratto dal suo successo da una raffica di vento: non lo sa ancora, ma Nahoko non c’è più.
Durante il coinvolgimento del Giappone nella seconda guerra mondiale, Jirō in uno dei suoi sogni fa di nuovo visita a Caproni a cui dice quanto rimpianga che i suoi aerei siano stati usati in guerra. Caproni lo conforta, rispondendogli che comunque il sogno di Jirō di costruire un aereo bellissimo è stato realizzato: un gruppo di Zero sfreccia davanti ai due. Nahoko compare nel sogno ed esorta il marito a vivere.
Finito il film, le due classi si sono divise in piccoli gruppi dove hanno dovuto svolgere dei lavori di gruppo inerenti al film: chi ha riscritto il finale, chi le caratteristiche dei personaggi e chi ha fatto ricerche sul terremoto del 1923. I lavori non sono stati finiti a scuola e saranno ultimati dai vari gruppi a casa.
La visione del film è stata molto utile per conoscere alcuni aspetti della seconda Guerra Mondiale e per approfondire la conoscenza dell’areonautica militare, entrambe attraverso la storia degli uomini che hanno vissuto quel tempo.