Ricominciare da Betlemme

Pino Pellegrino  (Bollettino Salesiano)

Abbiamo imparato a nuotare come i pesci, abbiamo imparato a solcare i cieli come gli uccelli…, quando impareremo a camminare sulla Terra come Uomini?

La risposta c’è! Una risposta molto precisa e motivata: perché la Terra continui a sostenere Uomini (e non solo ‘gente’!), la terapia sta nel ripartire da Betlemme!
Lo diciamo senza presunzione e con il più grande rispetto dell’intelligenza del lettore. Davvero: nella grotta di Betlemme si trovano i plinti più sicuri per rimettere l’Uomo in piedi.

Entrare in quella grotta significa, infatti, scoprire i quattro Valori fondanti l’Uomo riuscito. I quattro plinti di ogni personalità d’alto fusto! Vediamoli, sia pure molto brevemente.

IL PLINTO-SILENZIO

Tutto attorno tace, Gesù nasce!

È sempre così: solo nel silenzio nasce qualcosa: solo nel silenzio nasce l’Uomo. L’Uomo profondo, l’Uomo interiore.

Il rumore sfilaccia l”io’, il silenzio lo compatta.

Il rumore è dispersione, il silenzio è coesione.

Il rumore fa superficiali, il silenzio fa densi.

Fino a questo momento nessuno è riuscito a smentire queste tre affermazioni!

Resta sempre valida quella che era la convinzione della nostra grande pedagogista Maria Montessori (1870-1952): “È impossibile che in una scuola fracassona, circolino grandi idee!“.

IL PLINTO-SOBRIETÀ 

In quella grotta tutto è ridotto all’osso. Tutto è sobrio. Essenziale.

È vero. Non c’è miseria, ma povertà.
La miseria degrada, la povertà educa.

Ormai possiamo dire che è ‘scientificamente testato’: troppo benessere finisce con l’uccidere l’essere!

Lo psichiatra Paolo Crepet (1951) coglie pienamente nel segno: “Troppo benessere genera il mal-essere, genera i gaudenti scontenti, genera il disagio dell’agio“.

IL PLINTO-PACE 

Per un momento tutto il mondo è in pace. Persino l’Impero romano è in pace… Gesù nasce!

Chiaro, no? Il conflitto è morte, la pace è vita. Ecco: per crescere, il figlio ha bisogno di pace!

Le inchieste parlano chiaro: il più bel regalo che tutti i bambini (davvero tutti!) chiedono per Natale è che papà e mamma la smettano di bisticciare!

La pace nella quale Gesù è nato conferma la validità del bel proverbio africano: “Quando due elefanti si combattono, chi ci rimette è l’erba del prato“.

IL PLINTO-TENEREZZA

In quella grotta tutto è tenero: tenero è il Bambino, tenera è la Madonna, tenero è san Giuseppe, teneri sono persino gli animali che, secondo la tradizione, riscaldano Gesù e lo tengono in vita.

Già, perché è il calore (più ancora che le calorie!) che permette di vivere!

Tutti gli studiosi arrivano alla stessa conclusione: la mancanza di tenerezza è più insidiosa della fame!

La conclusione del nostro breve ragionamento corre logica: teniamo preziosa la nostra Betlemme con la sua grotta! Smarrirla, è perdere la stella polare della nostra umanizzazione!

Di anno in anno appare sempre più profetico il pensiero di don Primo Mazzolari (1890-1959): “Se il mondo vorrà avere ancora uomini liberi, se vorrà avere uomini giusti, se vorrà avere uomini che sentono la fraternità, bisogna che noi non dimentichiamo la strada del presepio!“.

QUESTO DICO AL FIGLIO ADOLESCENTE 

  • La festa è nel cuore non nel liquore.
  • Se vuoi cogliere la rosa, non devi temere le spine.
  • La vita è splendida solo se è donata.
  • Chi saluta per primo ha sempre ragione.
  • Vedi nero solo quando è buio.
  • È l’Amore che fa funzionare la vita.
  • Chi spacca le carrozze è rozzo.
  • La differenza non la fanno i soldi: la fanno le idee.

NATALE PARLA CHIARO 

  • “Il primo compito della vita è dare alla luce se stesso” (Erich Fromm, psicanalista tedesco).
  • “Rispondi al suo Natale con il tuo natale!” (Giuseppe De Luca, scrittore).
  • “Chi parla semina. Chi tace raccoglie” (Pitagora, filosofo).
  • L’Amore non è colui che dà, ma Colui che viene!
  • “Nutrire un bambino affamato è più urgente che andare a salutare il Messia” (Elie Wiesel, scrittore).