Primi mesi di un primino

Ecco qui la vita al secondo mese di scuola al Don Bosco raccontata da un primino.

Essere un primino non è facile, infatti egli deve riuscire ad ambientarsi e abituarsi ai nuovi insegnanti e, a volte, i nuovi compagni.

Ognuno di loro deve stare al passo con le nuove materie, come ad esempio spagnolo, e deve abituarsi anche ai voti, alle verifiche e alle interrogazioni.

Molto bello è anche avere una seconda famiglia, il Don Bosco, che  ti ospita e ti aiuta come un padre che accoglie il figlio.

E’ molto divertente giocare ai campi da basket e da calcio e avere un teatro dove, alcune volte, si balla Just Dance. Inoltre, al Don Bosco si può giocare con i calcetti-balilla, i Tam -Tam e i campi da Ping Pong.

Gli alunni hanno a disposizione distributori di bibite e una macchinetta dove si possono prendere bevande calde per rilassarsi dopo una giornata particolarmente intensa.

I professori e le professoresse sono molto gentili, sanno spiegare bene le lezioni a tal punto che a scuola ne hai già imparate metà e ti danno una mano nelle verifiche che sono un po’ più difficili.

Sentiamo cosa ha da dirci Alberto Sulis, che è uno dei primini: ”La vita di un primino non è molto difficile ma egli deve abituarsi ad una vita più faticosa, ai nuovi insegnanti e ci si deve alzare prima al mattino! In alcuni casi, come ad esempio il mio, alcuni primini si devono alzare presto per prendere il bus”.

In generale, però, tutte le persone che hanno iniziato la scuola quest’anno hanno già fatto un buon salto di qualità, sia didattica, sia di ambientazione. Le prof. e i professori sono molto contenti e ci incoraggiano a continuare in questo modo.

Tutti gli studenti del Don Bosco consigliano di venire in questa scuola perchè si mangia molto bene, infatti c’è un cuoco che cucina appositamente per loro e una fantastica mensa.

Parola di un primino.