Ottobre: scuola innovativa
Carissimi Genitori del Collegio Don Bosco,
forse i vostri figli, dopo queste prime settimane di scuola, hanno cominciato a raccontarvi di qualche novità che stanno percependo all’interno dell’Istituto.
Ci siamo in primis occupati di sostituire parte del corpo docenti, selezionando persone altrettanto preparate e motivate, abbiamo allestivo nuovi laboratori didattici ed al LES introdotto lo Spagnolo nei primi tre anni. Abbiamo potenziato l’offerta formativa pomeridiana, introdotto elementi di contemporaneità e rafforzato il comparto scientifico e linguistico al Classico. Al pomeriggio abbiamo optato per la formula del campus offrendo più modalità di studio, sempre alla presenza di docenti e fino alle 18, tutti i giorni. Nella Scuola media si sta ricorrendo ad aule specifiche per materia; altri ambienti sono stati radicalmente ripensati. Un notevole investimento si sta compiendo in particolare nell’ambito delle Lingue straniere e dell’apertura «internazionale» della scuola, già a partire dall’istruzione secondaria di primo grado. In generale, alcune regole e abitudini sono state e saranno oggetto di revisione. Stiamo inoltre dotando la scuola di strumenti amministrativi per migliorare il funzionamento (pagamenti sia con POS in Segreteria che on line per rette, viaggi di istruzione, armadietti, bedge per mensa e fotocopie, ecc.) e continuando la digitalizzazione delle aule (LIM e proiettore) e dei sistemi (mail, Google APPS, ecc.)
Oggi, con questa lettera, si vuole confermare impegno, entusiasmo e soddisfazione di tutto il corpo docente e del personale educativo e amministrativo, per migliorare sempre più la didattica, i livelli di apprendimento ed in generale il benessere delle ragazze e dei ragazzi ogni giorno qui a scuola.
Da quest’anno anno scolastico entra in vigore definitivamente la Legge sulla Buona Scuola e qui al Don Bosco si è introdotto il tema dell’innovazione della didattica, al fine di innalzare il livello di conoscenze e competenze de studentesse e studenti. Oltre a quanto già detto, abbiamo affiancato alla didattica tradizionale una più attiva e collaborativa. Le ore di lezione non possono più limitarsi a uno sforzo individuale di concentrazione intorno al discorso del docente, devono diventare occasione per acquisire competenze, tecniche e relazionali, da sperimentare sul campo. Ragazze e ragazzi devono percepirsi come «cittadini in formazione» e diventare gradualmente responsabile della «loro» scuola: uno spicchio di mondo a cui accede non per isolarsi, ma per incontrare e mettersi in relazione, con gli adulti anzitutto, che guidano ogni momento scolastico, ma anche con i compagni, insieme ai quali interagire per condividere fatiche e successi.
Anche gli spostamenti da un’aula a un’altra devono diventare un rituale significativo: non si tratta soltanto di un’occasione per riattivarsi fisicamente e, dopo una breve pausa, trovare nuove energie per l’apprendimento: devono diventare l’emblema di un movimento della volontà. Il sapere non cala automaticamente sullo studente, che resta pigro e passivo nella sua routine, ma richiede un’adesione personale, lo sforzo di compiere un viaggio.
Ci stiamo quindi impegnando per una scuola innovativa, attenta alla sostanza e disincantata rispetto alle mode, concentrata sui risultati, attenta a ridurre gli insuccessi scolastici. In questo percorso, anche in vista di elaborare un progetto educativo di comunità (così come richiesto dall’Ispettoria Salesiana piemontese questo anno), è necessario un dialogo ancora più intenso con i genitori. La Scuola funziona solo quando funziona – nel rispetto dei ruoli specifici – la triangolazione educativa che si crea fra docenti, alunni e famiglie.
Così come già anticipato ad alcuni rappresentanti dei genitori in carica dallo scorso anno, siamo a disposizione per organizzare incontri ad hoc su questi temi (e/o altri che verranno segnalati) e, più in generale, sulla presentazione dell’offerta formativa, anche prima dell’appuntamento del “pagellino” (fissato per l’11 novembre per i Licei ed il 26 per le Medie)
Contiamo quindi sulla vostra disponibilità e sul vostro spirito per sostenere il nostro impegno.
Un grazie di cuore a quanti di voi già sono su questa linea nella speranza che la collaborazione diventi un elemento portante della «nostra» scuola.
Con i ragazzi abbiamo celebrato i due pellegrinaggi d’inizio anno:
i LICEI a Varallo e la SCUOLA MEDIA al Colle don Bosco.
Sono state due giornate molto belle (grazie anche alle splendide giornate che abbiamo imbroccato) e molto partecipate.
La benedizione che abbiamo chiesto «dall’alto» riempia di entusiasmo tutta la componente educativa per fare questo viaggio che dura un lungo anno ognuno svolgendo professionalmente e con passione («l’educazione è cosa di cuore» diceva don Bosco) la propria parte.
Grazie e, ancora, BUON ANNO!