NOVEMBRE: riflettere e ricordare
Cari genitori,
in questa prima parte del mese di novembre abbiamo riflettuto sulla morte ricordando i nostri defunti.
Seguendo l’inno alla vita di Madre Teresa abbiamo insistito sull’importanza di guardare la morte per imparare a vivere, per non correre il rischio di bruciare la vita senza riempirla di sogni e di opere buone, senza idrolatare il proprio io coltivando indifferenza verso i problemi dell’uomo, del creato per dare una mano, nel nostro piccolo, a costruire un futuro sostenibile.
PRIMO PAGELLINO – In questa seconda parte del mese ci sarà il primo appuntamento di confronto nel quale gli insegnanti presenteranno la fotografia delle singole classi e dei singoli allievi in questo momento, dopo due mesi di scuola in presenza.
È un incontro importante per prendere atto se i vostri figli si sono già resi conto che le vacanze sono finite, se l’impegno è proporzionato alla richiesta della scuola, se i risultati sono proporzionati al potenziale di ognuno e al lavoro svolto, se in tutto questo possiamo dire che si cresce, si matura, ci si prepara ad assumersi le responsabilità proprio di chi conquista la sua libertà e quindi si impegna a dare importanza a tutto ciò che fa esplodere la propria personalità, per mettere a fuoco il proprio ruolo nella vita personale e sociale.
Tutte le famiglie potranno incontrare tutti i professori. Anche se questo avverrà ancora a distanza, è un’occasione per confrontarsi sui vostri figli. Voglio solo ricordare che i vostri figli non sono i voti del pagellino ma sono adolescenti in crescita, con tutte le problematiche di questa età, rimarcate da quanto vissuto negli ultimi due anni e da un ritorno in presenza piuttosto faticoso che rende, per molti di loro, questo momento bisognoso di attenzione e di incoraggiamenti, di sostegno e di motivazioni.
Non dimentichiamoci che stiamo costruendo una cattedrale: ogni figlio è un capolavoro che deve venir fuori. Educare è aiutare a far esplodere il potenziale che ognuno è già, per realizzare quel sogno che Dio ha su ognuno di loro fin dalla eternità. Quanto è importante il nostro accompagnamento e il nostro investire attenzione, tempo e amore nel loro quotidiano. Preoccupati sì del loro cammino didattico ma soprattutto della loro crescita come uomini e donne.
Accanto all’inno alla vita di Madre Teresa vi riporto una frase di Piero Angela che ci aiuta a cogliere questa dimensione educativa che punta sulla crescita globale fatta di valori, di sentimenti, di attenzione a chi è più debole e non solo su una prestazione scolastica, sportiva, musicale…
Con l’augurio che, covid permettendo, l’anno continui in piena attività e ci permetta di riprendere tutte le nostre proposte secondo la tradizione salesiana e lo spirito di don Bosco, affidiamo al nostro santo i nostri ragazzi e la nostra vita. E che il Signore ci benedica tutti e l’Ausiliatrice ci guidi e ci protegga.
don Giuliano
“Cosa ce ne facciamo dei ragazzi che prendono 10, 9, 8 a scuola se non sono in grado di intervenire quando viene fatto del male ad un compagno, quando hanno delle prestazioni eccezionali, ma non hanno strumenti per aiutare un loro amico e riconoscere un bisogno.
Si punta troppo sulle prestazioni e troppo poco sui sentimenti, troppo egoismo e impoverimento emotivo. Un figlio prima deve diventare un uomo inteso ‘persona con valori’. Non puntiamo solo sulle prestazioni”.
(Piero Angela)