NOVEMBRE: la luce della speranza
Cari genitori e docenti,
«Attraversiamo tempi quanto mai incerti. La pandemia, la guerra, la crisi climatica, politica e sociale hanno reso il presente un terreno fragile su cui camminare, e il futuro un’incognita che fa paura.
In un simile contesto, MANTENERE ACCESA LA LUCE DELLA SPERANZA diventa un compito sempre più arduo. Eppure, quella luce, per quanto flebile, continua a splendere. E splende con forza tra le pagine di un volume in cui papa Francesco, alla soglia del decimo anno del suo pontificato, riprende il senso degli interventi di riforma del Vaticano e della Chiesa da lui attuati da quel 13 marzo del 2013 e, nelle riflessioni offerte a Hernán Reyes Alcaide, giornalista suo conterraneo, disegna il mondo che vorrebbe vedere realizzato attraverso dieci richieste in nome di Dio. Con la sua voce limpida e diretta, mantenendosi fortemente ancorato all’attualità e riprendendo non solo le parole dei Vangeli, ma anche di pensatori, scrittori e artisti – da Camilleri a Dostoevskij, da Dante Alighieri a Banksy -, Francesco invita tutti, credenti e non, a pregare per una casa comune pacificata, liberata dalla povertà, custodita per le generazioni a venire, con le porte aperte al prossimo; per un’umanità che ripudia ogni tipo di abuso, riconosce la dignità di ciascuna persona, le pari opportunità di donne e uomini e non usa il nome di Dio per fomentare le guerre. Perché, se è vero che il mondo ci appare oggi un luogo cupo e inospitale, la strada per uscire dalle tenebre esiste, tracciata da tutti coloro che, grazie all’amore e con l’aiuto di Dio, si fanno ogni giorno «pellegrini di speranza», il motto scelto dal Santo Padre per il Giubileo del 2025 che, come questo libro, è un invito di Francesco a camminare insieme verso la luce».
Sì, vogliamo essere «pellegrini di speranza», come ci invita il Papa. Non vogliamo buttar-via-la-nostra-vita-svendendola-e-bruciandola-con-leggerezza-superficialità-e-indifferenza!
A questo ci invitano anche i nostri morti, che ricordiamo sempre nel mese di novembre. Andiamoli a trovare con un mazzetto di fiori ma soprattutto raccontiamo loro la nostra vita scandita orgogliosamente e impostata sui grandi valori che loro hanno vissuto e ci hanno consegnato.
E poi, in questo mese, prendiamo in considerazione le dieci preghiere che il Papa rivolge a tutte le persone che vogliono impegnarsi con i fatti per costruire orizzonti di futuro per la Casa comune. «L’umanità è chiamata a fare memoria della storia ricevuta, ad avere coraggio per affrontare il presente e a nutrire speranza verso il futuro». (Papa Francesco)
Il pagellino di novembre. Nella vita scolastica stiamo viaggiando verso il primo appuntamento. Il colloquio con i docenti sia costruttivo e stimolante, soprattutto per quanti fossero ancora… leggermente in vacanza!!!
Venerdì 11 colloqui Liceo Classico.
Venerdì 25 colloqui Liceo LES. Martedì 29 colloqui Scuola Media.
1 – In nome di Dio chiedo che la cultura degli abusi venga estirpata dalla Chiesa.
2 – In nome di Dio chiedo che proteggiamo la Casa comune.
3 – In nome di Dio chiedo una comunicazione che combatta le fake news ed eviti di discorsi di odio.
4 – In nome di Dio chiedo una politica che operi per il bene comune.
5 – In nome di Dio chiedo che si arresti la follia della guerra.
6 – In nome di Dio chiedo che vengano aperte le porte ai migranti e ai rifugiati.
7 – In nome di Dio chiedo che nella società venga favorita e incoraggiata la partecipazione delle donne.
8 – In nome di Dio chiedo che venga consentita e sostenuta la crescita dei paesi poveri.
9 – In nome di Dio chiedo che a tutti venga garantito il diritto alla salute.
10 – In nome di Dio chiedo che il suo nome non venga usato per fomentare guerre.
Il Signore benedica il nostro lavoro come comunità educativa (scuola e famiglia insieme) e Don Bosco sia per tutti noi Padre e Maestro!