MAGGIO: bello avere i ragazzi “in casa”

Cari genitori,

siamo giunti al mese di maggio, e, nonostante il ritardo della primavera, speriamo di vivere un bel mese, visto anche la possibilità di riaprire alcuni esercizi, tra i quali anche la scuola.

È bello avere i ragazzi “in casa”. Speriamo di riuscire presto ad averli tutti, almeno per chiudere in bellezza quest’anno scolastico poco… scolastico!

Maggio, per la tradizione cattolica, è il mese dedicato alla Madonna. Don Bosco ci ha tramandato questa devozione e tutti sappiamo quali iniziative facevamo prima del covid. Anche quest’anno non riusciremo a fare molto, però voglio invitarvi a pregare in famiglia, nella “chiesa domestica”. Don Bosco consigliava tre Ave Maria alla sera prima di andare a dormire. Possiamo prenderci questo impegno?

Il Concilio Vatinano II dice: “La vera devozione non consiste né in uno sterile e passeggero sentimentalismo, né in una certa qual vana credulità, ma bensì procede dalla fede vera, dalla quale siamo portati a riconoscere la preminenza della Madre di Dio, e siamo spinti al filiale amore verso la Madre nostra e all’imitazione delle sue virtù” (Lumen Gentium 443).

Sappiamo quando è importante la nostra testimonianza per educare i ragazzi alla fede. Anche per don Bosco è stata importante la guida della madre. Leggiamo che «Giovanni Bosco è nato ed è stato educato in un ambiente profondamente mariano per tradizione di Chiesa locale e di pietà familiare. Basti ricordare come, alcuni giorni dopo la sua vestizione chiericale nell’ottobre 1835, alla vigilia della sua partenza per il seminario, mamma Margherita lo chiamò e gli fece quel memorando discorso: “Giovannino mio,… quando sei venuto al mondo ti ho consacrato alla Beata Vergine Maria; quando hai iniziato i tuoi studi ti ho raccomandato la divozione a questa nostra Madre; e se diventerai sacerdote, raccomanda e propaga sempre la divozione di Maria”».
Don Bosco è stato fedele a questa raccomandazione della mamma: è cresciuto alla scuola di Maria, l’ha sentita vicina in tutti i momenti della sua vita. L’ha data come Madre ai giovani, ai Salesiani, alle Figlie di Maria Ausiliatrice, ai Cooperatori. Ha fondato una Associazione per diffonderne la devozione. L’ha fatta amare!

Quando nel 1884 don Bosco venne intervistato da un reporter del Journal de Rome (è il primo santo della storia che sia stato sottoposto a questa tecnica giornalistica inventata nel 1859 da un americano), gli verrà posta, tra le altre, questa domanda:

  • Per quale miracolo lei ha potuto fondare tante case in tanti paesi del mondo?

E don Bosco rispose: “Ho potuto fare più di quello che speravo, ma il come non lo so neppure io. La Santa Vergine, che sa i bisogni dei nostri tempi, ci aiuta…”.

Prima del giorno della festa, il 24 maggio, vi comunicheremo le iniziative che potremo realizzare. Vi auguro un bel mese e vi assicuro un ricordo speciale da parte della comunità salesiana.