L’insostenibile leggerezza dell’essere
Non che alla fine non ci si possa rammaricare di qualcosa – “Accidenti! Potevo usare una password più complessa! – ma sottovalutare bellamente il problema della sicurezza informatica è oggi un comportamento irresponsabile.
Senza disturbare Kundera per intraprendere una analisi interiore di situazioni, sentimenti e comportamenti, rimane il fatto: l’anello debole della sicurezza informatica è l’uomo, appunto, con le sue debolezze.
Diverse analisi svolte negli USA e in Europa restituiscono risultati sconcertanti: l’80/90% delle problematiche infrastrutturali (violazioni, virus, perdita di dati, ecc.) sono imputabili all’operatore! Insomma, a proposito di Cyber Security, dovremmo considerare più seriamente l’Ingegneria sociale.
Oggi abbiamo tutti gli strumenti intellettuali, materiali e legislativi per operare con criteri di sicurezza al PC o con lo Smartphone o qualunque altro dispositivo connesso a Internet, eppure ci ostiniamo a:
- usare come password il nome dell’animale preferito;
- impiegare la stessa password per più servizi;
- non cambiare mai la password;
- lasciare computer sprotetti;
- lasciare account di ogni genere loggati;
- aprire mail provenienti da indirizzi credibili, ma scritte in italiano incerto;
- … aprire mail con allegati palesemente sospetti, ma pruriginosi;
- credere che se un Pop-Up segnala che il mio telefono o PC ha dei virus, allora ha dei virus, quindi clicco su “pulisci virus”;
- credere di avere vinto l’iPhone perché sono il milionesimo;
- ecc. ecc. ecc.
Se questa non è leggerezza!
Per approfondire e fare qualcosa:
Strategico il fattore umano per la sicurezza informatica? Fonte TechECONOMY, di DaFlavia Zappa Leccisotti, 23 giugno 2016
Google: nuovi strumenti per proteggere la sicurezza del vostro Account Fonte, DMO, Redazione Data Manager Online , 18 ottobre 2017