La gustosa avventura de “La Fabbrica di Cioccolato”

La scoperta di una “gustosa” storia tra cascate di cioccolato, boschi con fiori e frutti di zucchero, dove emerge il grande valore di un ragazzino dall’aria povera e affamata, ma con un cuore semplice che stupisce lo strambo Willie Wonka. Un romanzo per ragazzi che ha molto da insegnare anche ai genitori.

Quest’anno la mia classe IA ha letto il libro “La fabbrica di cioccolato” di Roald Dahl e ha provato a fare un confronto tra il testo e l’ultimo film del celebre romanzo per ragazzi, quello con protagonista Johnny Depp nei panni di Willie Wonka.

La lingua originale del film è l’ inglese, ma è stato tradotto in molte lingue. Libro e pellicola sono molto belli ed istruttivi perché ti insegnano a credere in te stesso e negli altri.

Comincio a raccontarvi la trama e dei personaggi del racconto…

news-bloogle-la-gustosa-avventura-de-la-fabbrica-di-cioccolato-locandinaCharlie Bucket è un bambino povero che vive in una casa malandata con i genitori e i quattro nonni. A lui piace molto il cioccolato, ma la povertà della sua famiglia gli permette di mangiarne una sola tavoletta all’anno, come regalo per il suo compleanno. Da poco, l’annuncio del cioccolatiere più famoso del mondo, l’enigmatico Willy Wonka, ha sconvolto la loro piccola cittadina: Wonka ha nascosto in cinque tavolette di cioccolato dei biglietti d’oro, che permetteranno al proprietario di visitare la sua grandiosa fabbrica e di vincere un premio speciale. Tutto il mondo viene a conoscenza della notizia, e i primi biglietti, poco dopo, vengono trovati da quattro bambini: Augustus Gloop, da Düsseldorf, Germania, goloso, obeso e ingordo; Veruca Salt, dal Buckighamshire, Inghilterra, estremamente viziata dal ricco padre; Violetta Beaudegarde, da Atlanta, Georgia, vanitosa, scorretta, campionessa di gomma da masticare e Mike Tivù, da Denver, Colorado, genio del computer, appassionato di TV e videogiochi e assuefatto da ciò, che però odia il cioccolato.

L’ultimo biglietto viene trovato proprio da Charlie, che in compagnia del nonno Joe entra quindi nella fabbrica del signor Wonka. Durante il giro della fabbrica una serie di flashback rivelano il passato di Willy, figlio dell’intransigente dentista Wilbur Wonka, che non gli concedeva neanche il più piccolo dolciume per paura che fosse allergico o che gli venissero delle carie. In seguito alla notte di Halloween il piccolo Willy riuscì di nascosto a mangiare un cioccolatino, ritrovato tra le ceneri delle braci nel camino, dopo che il padre aveva buttato il prezioso bottino della notte nel fuoco. Da allora la passione per il cioccolato cambiò il corso della sua vita, tanto che il bambino decide di scappare di casa, nonostante il padre prometta che se fosse tornato non lo avrebbe più ritrovato. La promessa verrà mantenuta, la loro casa sparisce e il giovane Wonka sarà costretto a cavarsela da solo. Farà fortuna grazie ai suoi dolciumi strabilianti e in breve tempo inaugurerà la fabbrica, che però sarà in seguito costretto a chiudere a causa di spie infiltratevisi allo scopo di vendere le sue ricette segrete ad altri produttori di dolci. La riaprirà solo anni dopo, avendo trovato negli indigeni Umpa Lumpa dei nuovi fedelissimi operai.

Durante il giro all’interno della fabbrica, a differenza di Charlie, gli altri quattro bambini si rivelano antipatici e disubbidienti e vengono coinvolti in sfortunati eventi a causa dei quali escono di scena uno dopo l’altro: Augustus cade in un fiume di cioccolata perché lo voleva assaggiare, Violetta mastica un chewing-gum sperimentale che la trasforma in un enorme mirtillo, Veruca viene aggredita da degli scoiattoli, dopo che aveva cercato di prenderne uno come animaletto da compagnia, ma loro la scambiano per una noce guasta e la buttano nello scarico dei rifiuti e infine Mike si fa teletrasportare ed entra in un televisore, diventando piccolissimo. Ogni volta che uno dei bambini esce dal gioco, gli Umpa Lumpa, aiutanti di Willie, escono a cantare un’allegra canzoncina che spiega i motivi della punizione di ciascun ragazzo e gli sbagli di chi lo ha educato.

Solo Charlie rimane incolume alle sorprese del signor Wonka e gli spetta dunque il premio speciale: la fabbrica stessa. Così il signor Wonka riaccompagna Charlie e il nonno a casa e racconta alla famiglia come gli sia venuta l’idea della visita: poco tempo prima, Willy si stava facendo fare un taglio di capelli semestrale quando notò di avere un capello bianco; capendo che stava invecchiando, si chiese chi avrebbe badato alla sua fabbrica e ai suoi adorati Umpa Lumpa quando lui non ci fosse stato più; così si disse di avere bisogno di un erede e decise di fare visitare a cinque bambini la sua fabbrica per lasciarla in eredità a quello più bravo.

Charlie è felice del premio, ma scopre che dovrà trasferirsi nella fabbrica lasciando per sempre la sua famiglia, perché un cioccolatiere deve essere del tutto indipendente. Charlie rinuncia allora al posto di futuro direttore lasciando Willy Wonka molto deluso. Tempo dopo Wonka ripropone il posto a Charlie, che gli domanda cosa abbia contro la sua famiglia; Willy rivela allora il suo difficile rapporto col padre e insieme decidono di andarlo a trovare.

Willy ritrova il padre, che lo riconosce per la sua dentatura, e fanno la pace. Da allora Willy e Charlie lavoreranno insieme alla fabbrica, a una sola condizione: il trasferimento della famiglia, insieme alla cadente casetta all’interno della stanza del cioccolato.

Si tratta di una bella storia, grazia alla quale puoi comprendere che la vera ricchezza non è possedere tanti soldi o poter fare quello che si vuole, ma avere una famiglia che ti vuole bene.