La Festa di Don Bosco
Mercoledì 31 gennaio si ricorda di Don Bosco e anche noi abbiamo festeggiato. Ecco in che modo…
Mercoledì 31 gennaio per tutti gli studenti del Don Bosco, sia delle medie che per il liceo, è stato un giorno speciale, in cui a scuola ci siamo proprio divertiti.
La scuola è iniziata regolarmente alle 7.55 e, dopo esserci messi in fila per due, divisi i per classi, siamo saliti nelle aule della prima ora e abbiamo fatto l’appello. Siamo subito scesi e, dopo un breve ritrovo in chiesa, don Matteo ha diviso le prime e noi di seconda media in gruppi per classe e ha mischiato le sezioni, così che i ragazzi delle diverse classi avessero l’occasione di stare insieme e di conoscersi meglio, pur restando con alcuni amici della propria classe e con i ragazzi che frequentavano il loro stesso anno.
I diversi gruppi si sono sfidati in tanti giochi, spostandosi di luogo in luogo, le prime sono state sempre al campetto di Borgomanero a fare dei giochi divisi per pari e dispari nelle diverse classi e poi sono andati al campo di atletica a fare una caccia al tesoro, mentre le seconde si sono spostate dalla Chiesa di Santo Stefano al Parco Zanetta: in pratica, avrebbero dovuto andare al Parco Marazza, ma il gruppo capitanato dalla Prof. Ponti e quello capitanato dalla Prof. Oldani hanno sbagliato la Chiesa e sono andati a San Bartolomeo in centro a Borgomanero, mentre le terze invece hanno in parte animato i ragazzi di prima, altri sono andati alla Casa del Piccolo Bartolomeo e altri ancora sono andati in un asilo internazionale.
Mentre gli altri gruppi continuavano a giocare, le seconde sono tornate a scuola, dove hanno trovato un Salesiano e una ragazza che lavoravano in un oratorio a Torino in cui accolgono dei ragazzi immigrati che non hanno una famiglia, provenienti da diversi Paesi: in due dal Senegal, uno dalla Gambia, due dall’Egitto e uno dall’Albania. Pensate che un ragazzo che ci ha parlato aveva solo 14 anni e non vedeva la sua famiglia da 4 mesi.
Dopo che le seconde hanno finito di ascoltare le testimonianze di questi ragazzi, sono arrivate anche tutte le altre classi e siamo andati in Chiesa per celebrare la Messa, che è stata recitata proprio dal sacerdote che ci ha presentato il suo oratorio dove accoglieva i ragazzi che venivano in Italia per cercare un futuro, un lavoro e per andare avanti negli studi.
Dopo la Messa siamo andati a pranzo, ma, se volevi mangiare dovevi anche lottare, infatti tutte le classi delle medie sono arrivate nello stesso momento, perciò più di 200 ragazzi tutti insieme si sono messi in fila e ovviamente in quel giorno, in cui un po’ tutti erano affamati dopo aver corso e aver sudato, c’era chi cercava di superare e gente che spingeva per salire di posto, e inoltre quel giorno c’era una fila che andava dal fondo fino all’entrata della mensa, perciò molta gente è uscita per giocare e non perdere praticamente tutto l’intervallo in fila!
Dopo pranzo tutte le classi delle medie del Don Bosco si sono riunite in teatro per il grande gioco del pomeriggio; ecco qui la trama…
Chiara Cavagnetto è scomparsa, tutti l’hanno cercata in ogni posto ma nessuno è riuscito a trovarla, perciò i Salesiani hanno chiesto aiuto a noi, a ogni classe è stata affidata una scheda detective su cui c’erano le seguenti domande:
- Chi ha rapito Chiara?
- Dov’è stata portata Chiara?
- Perchè Chiara è stata rapita?
- Come ha fatto il colpevole a rapire Chiara?
I ragazzi avrebbero dovuto interrogare i sospettati, che si trovavano in giro per il giardino ed erano i ragazzi del liceo, ma non potevano interrogarli “gratis”: infatti per far parlare qualcuno dovevi dargli un doblone, che si poteva ottenere in sfide organizzate sempre dai ragazzi del liceo in cui si sarebbero scontrate due classi.
Il giorno dopo Don Matteo ci ha svelato la classifica del gioco:
- 2A (1000 punti)
- 3B (900 punti)
- 1C (800 punti)
- 1A (700 punti)
- 3A (600 punti)
- 2C (500 punti)
- 3C (400 punti)
- 2B (300 punti)
- 1B (200 punti)
Dopo che tutte le squadre hanno finito, tutti si sono riuniti nel teatro, dove don Matteo ci ha comunicato le giuste risposte per la prova.
Dopo tutti sono tornati a casa, soddisfatti per la giornata appena passata, ma allo stesso tempo stanchi perchè tutti hanno giocato tanto da essere veramente sfiniti, proprio come don Bosco voleva che succedesse ogni giorno.