Il Cantico dei Cantici

Marcello Mascherini e la vicenda dei fidanzati triestini

Rientro da un viaggio a Trieste con le classi terza e quarta LES e il cuore rigonfio di emozioni.

Abbiamo ascoltato tante storie di uomini e di donne, abbiamo camminato sui sentieri dei soldati, abbiamo vissuto il Novecento.

La complessità è la prima parola che ci ha accompagnato in questo viaggio; la seconda parola è l’identità, l’obiettivo del nostro percorso.

La prima storia che mi ha colpito, è quella di due innamorati immortalati dallo scultore Marcello Mascherini in una fusione in bronzo collocata in piazza Oberdan. Si tratta di due figure filiformi unite in uno struggente abbraccio: l’artista riflette in quest’opera il suo sgomento in seguito alla perdita della moglie, presentando superfici non uniformi che ricordano le asperità delle pietre del Carso.

Il titolo dell’opera, Il Cantico dei Cantici, rimanda alla composizione poetica della Bibbia attribuita a Re Salomone, in cui si celebra l’amore in tutti i suoi aspetti attraverso un dialogo tra due sposi.

La scultura nasce tuttavia dalla tragica storia di due giovani innamorati, Pino Robusti e Laura Mulli.

Pino è un giovane studente di architettura di 22 anni che troverà la morte nella Risiera di San Sabba, campo di concentramento triestino.

Il ragazzo, il 19 marzo del 1945, avrebbe dovuto incontrare la sua fidanzata in piazza Oberdan ma la polizia tedesca lo arresta in quanto assente ingiustificato dalle sue mansioni nell’organizzazione Todt, un ente che si occupava della realizzazione di infrastrutture per la Germania nazista, che aveva assodato uomini per lavoro coatto.

Pino non era ebreo e neanche aveva a che fare con il Movimento di Liberazione ma viene comunque arrestato perché sospettato di aver disertato il lavoro. Finirà in carcere come detenuto politico per poi essere deportato alla Risiera di San Sabba dove verrà fucilato e poi bruciato nel forno crematorio dell’ex fabbrica.

Dalla risiera il giovane studente scriverà sette lettere ai suoi genitori e alla fidanzata, lettere in cui inizia man mano a comprendere quale sarà il suo tragico destino.

Se noi osservassimo l’opera senza conoscerne la storia, probabilmente non saremmo così coinvolti… mi consola pensare che i due innamorati si siano incontrati in piazza Oberdan e siano ancora lì, nel loro infinito abbraccio e bacio. Il Cantico dei Cantici parla di un amore eterno e non fuggevole, proprio come quello di Pino e Laura.