I riti della Chiesa non attirano?

«I riti cristiano sono vecchi e stanchi?». I ragazzi rispondono: «Prima di chiederci come portare le persone a Messa dobbiamo capire come far nascere il desiderio della fede» dicono in tanti.

Fonte Avvenire, Chiara Vitali lunedì 10 gennaio 2022

Cosa possono dire i giovani alla Chiesa su tematiche come gli affetti, l’ecologia, l’intercultura, i riti, la vocazione e il lavoro? La domanda è al centro di “Giovani e Vescovi”, percorso che sta coinvolgendo in questi mesi tutte le diocesi della Lombardia. Al centro c’è il dialogo tra Vescovi e giovani su temi importanti per la loro vita. La prima tappa è stata il 6 novembre, in Duomo, a Milano: quel giorno Vescovi e ragazzi si sono incontrati attorno ad alcuni tavoli tematici e hanno raccolto numerose idee per immaginare strade di crescita e rinnovamento dentro la Chiesa.

Le voci dei giovani sui riti: «Prima di chiederci come portare i giovani a Messa dobbiamo capire come far nascere il desiderio della fede»

I giovani che il 6 novembre si sono seduti ai tavoli tematici dei «Riti» hanno avuto come guida una domanda: «Spesso si accusa la Chiesa di avere riti vecchi e stanchi. Condividi questa visione?». Per rispondere sono partiti da un dato concreto: i coetanei che abitualmente frequentano le liturgie della Chiesa sono una netta minoranza, e anche chi partecipa spesso lo fa per «obbligo o abitudine». Si cerca la motivazione di questo allontanamento: l’analisi cade sui linguaggi, considerati a volte «difficili», come i tempi delle Messe, gli atteggiamenti dei celebranti. Alcuni constatano la mancanza di un’educazione ai significati dei riti: «Le celebrazioni sono molto simboliche, e se i simboli non si svelano il rito rimane vuoto» sottolineano. «Come si può valorizzare la bellezza di un rito che si rinnova ma non si stravolge?» chiedono in tanti… [continua a leggere]