Grazie nonni
Li stiamo riportando prepotentemente alla ribalta. Li stiamo rivalutando.
La loro importanza è, oggi, riconosciuta da tutti. I nonni sono i “Custodi della vita” come li ha chiamati papa Francesco.
Fonte: Bollettino Salesiano, di Pino Pellegrino
I nonni sono come i telefonini e You Tube, cioè una scoperta recente. Fino a mezzo secolo fa erano pochi, insignificanti e duravano poco. Oggi, le schiere dei nonni (e dei bisnonni) si vanno ingrossando e la loro influenza sulla vita familiare si fa sempre più incisiva. Assomigliano sempre meno a elementi di contorno, significativi, poetici talvolta, ma non essenziali.
Anche dal punto di vista economico, i nonni sono diventati una rete di protezione per figli e nipoti. I nonni sono utili, come baby-sitter, come contribuenti al bilancio familiare, come assistenti tuttofare, come proprietari e gestori della vecchia casa al paesello, divenuta seconda casa per i figli cittadini.
È venuto il momento di considerare attentamente i nonni anche dal punto di vista educativo. Una nonna lo esprime così: «Mio figlio è diventato padre, ora è lui l’albero con i rami forti, le foglie e un frutto straordinario. Io mi sono potuta adagiare e fare le radici nelle accoglienti pieghe della terra».
La famiglia è davvero come un albero: dal tronco si dipartono i rami ad altezze diverse verso direzioni diverse, pur restando in contatto con il fusto. Ma sono le radici che, attraverso la linfa, congiungono il passato al presente e il presente al futuro.
In una società, sempre più disorientata e nevrotica, finalmente stanno riemergendo. Vengono riscoperti perché preziosi e indispensabili. Lo psichiatra Vittorino Andreoli non ha dubbi: «Se oggi vi sono ancora frammenti di saggezza in questo pazzo mondo, bisogna ringraziare i nonni».
«Un popolo che non custodisce i nonni e non li tratta bene non ha futuro! Perché non ha futuro? Perché perde la memoria, e si strappa dalle proprie radici.», ha scandito papa Francesco.
La verità sta venendo a galla.
Bene dell’umanità
Ci pare che i nonni debbano essere riconosciuti come una risorsa, come un bene sociale: la loro eccellenza va ufficializzata! Tutti sanno che l’Unesco, cioè l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (istituito a Parigi il 4 novembre 1946) di anno in anno, compila la lista di ciò che ritiene un patrimonio per l’umanità. A tutt’oggi i siti individuati sono 1121, in 177 Paesi (Italia e Cina sono ai primi due posti), ma i nonni non compaiono!
I nonni sono il più prezioso patrimonio dell’umanità, … [continua a leggere]