Google: il colosso americano e la sua “politica green”
L’azienda con il motore di ricerca più utilizzato nel mondo, ovvero Google cerca di aiutare l’essere umano ad essere più rispettoso dell’ambiente e consapevole dei livelli di inquinamento nel mondo, attua tutto ciò con una serie di misure:
- Google Flights, l’agenzia di viaggi targata Google che recentemente ha cominciato a mostrare le emissioni di CO2 che produce ogni persona in volo e sensibilizzarle quindi sul peso delle proprie scelte, consigliando le alternative più ecosostenibili, sviluppando anche una funzione simile per gli hotel, in quanto saranno indicati gli alberghi con eventuali politiche di sostenibilità.
- Google Maps, il navigatore (sempre targato Google) che contribuirà mostrando i percorsi meno inquinanti per spostarsi da un luogo all’altro, selezionando automaticamente i percorsi più ecologici. In riferimento a questo il direttore generale di Google, Sundar Pichai, si esprime dicendo: «Questa iniziativa potrebbe ridurre di un milione le tonnellate di CO2 emesse annualmente: l’equivalente di 200.000 macchine in meno per strada». Google vorrebbe inoltre introdurre una funzione aggiuntiva alla sua app una funzione che permetterà di semplificare gli spostamenti in bici e per trovare più facilmente bici e scooter in sharing.
- Google Earth, un software che genera immagini virtuali della Terra targato Google, ha recentemente siglato un accordo con il governo britannico per realizzare al suo interno delle nuove possibilità di navigazione nel software basate sui cambiamenti climatici previsti per il prossimo secolo, un esempio è la concentrazione di CO2 dal 1999 al 2099, ciò ha come scopo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, dando la possibilità di visualizzare il potenziale peso dell’inquinamento sul clima.
Uno dei tanti cambiamenti che Google cerca di compiere per dare credito e rilevanza all’azienda è la piega “green” che sta prendendo, soprattutto cerca di reclamare il suo posto nella guerra alla crisi climatica; durante il “Sustainable with Google 2021” l’azienda illustra le novità che vuole introdurre, andando oltre a Google Flight e Google Maps, infatti una delle misure che vuole intraprendere è guidare gli utenti nello shopping online, utilizzando come mezzo Google Shopping, su cui il direttore generale si esprime dicendo: «aiuterà le persone a fare scelte sostenibili anche al momento dell’acquisto di grandi elettrodomestici, come forni o lavatrici: l’app Google Shopping mostrerà automaticamente le opzioni più convenienti e sostenibili».
L’azienda inizia a tentare di essere utile anche in altri campi, studia per esempio come rendere più efficiente il funzionamento dei semafori, infatti con un alto sviluppo dell’Intelligenza Artificiale nel prevedere l’andamento del traffico, c’è la possibilità di impostare questi in modo tale da non far fermare i conducenti troppo a lungo davanti al semaforo rosso con il motore acceso; anche su questo Pichai si esprime: «Per ora abbiamo rilevato una riduzione del 10-20% nel consumo di carburante e nel tempo di attesa agli incroci … abbiamo testato questo sistema in Israele, e a breve esporteremo il progetta pilota a Rio de Janeiro.»
Come affermato in precedenza il motore di ricerca di Google è il più utilizzato al mondo, viene visitato circa 47.000 volte al secondo, perciò a livello di energia consumata emette circa 500 kg di CO2 al secondo, per ovviare a questo fatto, la “politica green” di questa azienda si prefissa un obiettivo: entro il 2030 Google vorrebbe che il suo funzionamento avvenisse utilizzando al 100% energie che non emettono CO2; inoltre investirà in energie rinnovabili che aiuteranno circa 1 miliardo di persone a vivere con maggior rispetto per l’ambiente, sensibilizzando ad esempio all’utilizzo di spostamenti con mezzi elettrici. L’investimento nelle energie rinnovabili e la ricerca a favore dell’ambiente permette all’azienda di dimostrare quanto creda nel futuro della natura e come tutto ciò gli sia sempre stato a cuore: infatti dal 1999 è stato creato un sistema di monitoraggio della CO2, utilizzato per monitorare la qualità dell’aria e sensibilizzare le persone a non inquinare. Google ha inoltre altre tre ambizioni “green”: ridurre a zero le emissioni di carbonio, sostenere l’economia con i “bond verdi” (utilizzati per sostenere i progetti ambientali) e supportare aziende e città nel percorso di riduzione dell’impatto ambientale. A questo proposito nel “2020 Environmental Report” il colosso americano si impegna nello spingere lo sviluppo tecnologico e l’innovazione.
Della Ragione Rebecca