GENNAIO: il mese di don Bosco
Cari genitori e docenti,
davanti alla bara di Marta Allegra, l’exallieva morta all’improvviso a soli 20 anni, mi sono chiesto come la morte può educare sempre, chi si pone le domande giuste, a riapproropriarsi della propria vita, per viverla intensamente, per non sciuparla tramandando sempre a un prossimo domani di impegnarsi, prima o poi, magari, chissà!
Nessuno si abitua alla morte, ma lei ci stimola sempre se ci lasciamo interrogare, a rimmetterci in discussione per scegliere il bene, per vivere il comandamento nuovo di Gesù, di amarci gli uni gli altri, perché da questo riconosceranno che siamo suoi discepoli.
È L’AUGURIO CHE CI FACCIAMO IN QUESTO NUOVO ANNO!
GENNAIO, IL MESE DI DON BOSCO
Con i ragazzi (che lo festeggeranno il 31 gennaio) stiamo vivendo questo mese riflettendo sugli insegnamenti del nostro santo, sui suoi sogni, sui consigli per essere sempre buoni cristiani e onesti cittadini.
Anche a noi adulti, genitori ed educatori, ci stimola:
1 a vivere impegnandoci a volere sempre la felicità dei nostri ragazzi
«Miei carissimi figlioli in Gesù Cristo, vicino o lontano io penso sempre a voi. Uno solo è il mio desiderio, quello di vedervi felici nel tempo e nell’eternità».
2 ad amarli spendendo la vita per loro
«Io per voi studio, per voi lavoro, per voi vivo, per voi sono disposa anche a dare la vita». «Nella cose che tornano a vantaggio della pericolante gioventù o servono a guadagnare anime a Dio, io vado avanti fino alla temerità».
3 a far sì che si accorgano che li amiamo
«Mi basta sapere che siete giovani perché io vi ami assai!». Amore dato.
«Non basta amare i giovani. Occorre che i giovani non solo siano amati, ma che essi stessi si accorgano di essere amati». Amore riconosciuto.
«E che essendo amati in quelle cose che loro piacciono, imparino a vedere l’amore in quelle cose che naturalmente loro piacciono poco». Amore ricambiato.
4 a creare tra noi e loro grande confidenza e un bel clima di famiglia
«Senza familiarità non si dimostra affetto e senza questa dimostrazione non vi può essere confidenza».
5 a non smettere mai di spronarli all’”oltre”, aprendoli a grandi orizzonti
«Imitando la pazienza di Dio, incontriamo i giovani al punto in cui si trova la loro libertà. Li accompagniamo perché maturino solide convinzioni e siano progressivamente responsabili nel delicato processo di crescita della loro umanità nella fede».
Tutti sappiamo quando sia importante e, nello stesso tempo, quanto sia difficile essere educatori oggi. Sappiamo anche che da soli è ancora più difficile (per educare un ragazzo ci vuole un villaggio!!!) ma insieme vogliamo essere quel
villaggio che garantisce grandi risultati.
DON BOSCO È IL CAPO VILLAGGIO. Ascoltiamolo e preghiamolo.
Viva i ragazzi e buon lavoro!
DOMENICA 29 GENNAIO: FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO
- ORE 11.15: SANTA MESSA CON APERITIVO OFFERTO DAI SALESIANI
- ORE 15.00: BENEDIZIONE DEI BAMBINI CON IL “PANE DI DON BOSCO”
PREGHIERA A DON BOSCO
Padre e Maestro della gioventù, San Giovanni Bosco, docile ai doni dello Spirito e aperto alle realtà del tuo tempo sei stato per i giovani, soprattutto per i piccoli e i poveri, segno dell’amore e della predilezione di Dio.
Sii nostra guida nel cammino di amicizia
con il Signore Gesù, in modo che scopriamo in Lui e nel suo Vangelo
il senso della nostra vita e la fonte della vera felicità.
Aiutaci a rispondere con generosità
alla vocazione che abbiamo ricevuta da Dio,
per essere nella vita quotidiana
costruttori di comunione,
e collaborare con entusiasmo,
in comunione con tutta la Chiesa,
all’edificazione della civiltà dell’amore.
Ottienici la grazia della perseveranza
nel vivere una misura alta di vita cristiana,
secondo lo spirito delle beatitudini;
e fa’ che, guidati da Maria Ausiliatrice,
possiamo trovarci un giorno con te
nella grande famiglia del cielo. Amen