“Ed io, che albero sono?”

Un assaggio della didattica interdisciplinare del Don Bosco come strumento per ampliare lo sguardo sulla realtà.

Una delle caratteristiche della scuola media “Don Bosco” di Borgomanero è l’approccio interdisciplinare ai contenuti. Diversi argomenti e tematiche, infatti, vengono affrontati in parallelo dai docenti di più materie per aiutare gli alunni ad avere uno sguardo completo sulla realtà, al quale ogni disciplina contribuisce con le proprie sfaccettature.

Le prime medie, in particolare, nelle scorse settimane si sono dedicate all’osservazione dell’autunno grazie a diverse attività proposte dagli insegnanti di italiano, inglese, spagnolo

e musica: lettura e analisi di poesie e testi descrittivi, ascolto di brani musicali di generi diversi e una visita al Parco di Villa Marazza per immergersi totalmente nello spettacolo dell’autunno e coglierne, grazie all’osservazione in silenzio, tanti aspetti nascosti e affascinanti.

Una delle attività proposte nelle ore di italiano è stata l’occasione per i ragazzi di provare a descrivere se stessi come se fossero alberi autunnali.

Ecco alcune delle produzioni scritte più originali.

L’albero che mi somiglia di più in autunno diventa color porpora e giallo, perché sono timida e solitamente allegra; le foglie sono sfumate dal porpora, al rosso, poi all’arancione e infine al giallo, perchè, quando sono arrabbiata, non ci vuole molto a farmi tornare felice; inoltre esse sono resistenti, perché sono coraggiosa e, quando il vento le tocca, fanno un bellissimo suono, perchè mi piace moltissimo suonare il violino. La corteccia del mio albero è come quella della quercia, perché non sono mai senza ferite o cicatrici che non

so come riesco a farmi; i rami si biforcano, perchè mi piace fare nuove amicizie e continuano a crescere e ad imparare e scoprire nuove cose.

(Rebecca, IA)

L’ albero che mi somiglia di più in autunno è secondo me l’ acero perchè io sono un tipo un po testardo e il colore rosso dell’acero mi ricorda me stesso. L’ autunno è la mia stagione preferita perché è piena di colori bellissimi: il rosso, il giallo, il marrone e l’arancione, anche se i colori sono tutti belli. L’ acero è l’albero che mi rappresenta perché ha dei rami molto forti e resistenti e ha tante foglie di un colore rosso vivo e acceso. Ho scelto l’ acero anche perchè ne ho uno a casa:. ogni mattina mi sveglio e guardo fuori dalla finestra della mia camera, lo vedo tutto solo e mi chiedo quanto tempo ci ha messo per crescere. Per noi gli alberi sembrano così banali eppure dietro di loro c’è tutta una storia che li racconta.

(Pietro, IA)

L’albero che mi somiglia di più in autunno diventa di tutti i colori autunnali ed ha il tronco bello alto e robusto, i rami con tante foglie rosse, marroni, gialle e arancioni, perché io sono un tipo solare, simpatico, amichevole, insomma, di tutti i colori come loro.

Muovo le mie braccia come se fossero rami scossi dal vento, sempre pronto a salutare i miei amici tutti intorno a me come in un grande bosco.

(Filippo, IA)

L’ albero che mi assomiglia di più sarebbe uno molto alto, con tanti rami lunghi. Ha le foglie di tanti colori, nidi per gli uccelli e tane per gli scoiattoli, perché sono una persona socievole, che ama stare con gli altri. Ha un colore arancione acceso, visto che mi piacciono i toni particolari. Il mio tronco è molto scuro, perché rispecchia il colore dei miei capelli. Dai miei solchi esce la resina, il che significa che sono un tipo sensibile. Le mie foglie sono ondulate e rappresentano l’arcobaleno, perché sono felice. Se tagliassero i rami mi arrabbierei molto, perché mi farebbero male!!!

(Mattia, IC)

Se io fossi un albero, probabilmente sarei un platano, perché quest’albero ha diversi colori e io ho diverse personalità. Sarebbe rosso perchè io sono molto suscettibile e mi arrabbio spesso; giallo perchè a prima vista posso sembrare un po’ timida ma poi divento una che non ha paura di esprimersi; marrone perchè, come tutti, ho dei momenti pensierosi e a volte un po’ tristi; arancione perché sono una persona molto solare. Le mie foglie sarebbero grandi, perché sono una persona con le braccia aperte che cerca di accogliere il più possibile ciò che mi circonda.

(Ludovica, IC)

Gli alberi, tra quelli che crescono in autunno, che mi assomigliano di più, secondo me, sono gli altissimi sempre verdi. Mi immagino che i sempreverdi vengano “presi in giro” dagli altri alberi, le cui foglie con l’autunno hanno cambiato colore e per questo si credono più belli, invece i sempreverdi restano indifferenti, non si fanno scoraggiare, sono felici e fieri di quello che hanno. Infatti il mio carattere è sempre definito, che non si fa scoraggiare, anche io sono forte di fronte ai pregiudizi degli altri.

(Eleonora, IC)

Tanti sarebbero i testi da riportare, gli alunni di prima hanno davvero saputo esprimere la loro personalità attraverso un percorso ampio e sfaccettato, che li ha aiutati a guardare la natura come un dono prezioso da custodire.