Ecco la nostra infanzia

Da piccoli tutti abbiamo guardato cartoni animati. Oggi vi parleremo un po’ dei nostri preferiti…

Da piccolo il mio cartone preferito era “La casa di Topolino”. Nel cartone animato Topolino era il proprietario di una casa nella quale abitavano anche altri amici: Pippo, Minni, Paperino, Paperina e Pluto. Nella maggior parte degli episodi qualche problema sorgeva a una delle persone all’interno della casa e Topolino doveva compiere un viaggio per recuperare l’oggetto cercato oppure per riportare l’animale sperduto di turno a tornare a casa sua.

Nel viaggio Topolino e amici erano aiutati da Toodles, un robot volante che dava oggetti per aiutare Topolino nel percorso.

A volte lo guardo ancora e lo trovo sempre divertente.

Il cartone animato preferito era “Handy Manny”. Nell’episodio tipo, Handy riceveva una chiamata da una persona che lo intimava di aiutarlo, dato che gli si era rotto qualcosa e che, se non fosse venuto, si sarebbe scatenato il caos più totale. Handy quindi doveva camminare per tutta la città fino alla persona che aveva chiesto aiuto (gratuitamente). Handy quindi lanciava i suoi attrezzi sul guasto e magicamente questo veniva riparato dagli attrezzi, che però intanto avevano litigato. Il tutto in lingua italiana con qualche parola presa dal doppiaggio inglese.

Nonostante tutto, il cartone mi è sempre piaciuto, anche se non viene più trasmesso in Italia.

Il mio cartone preferito da piccolo erano i “Teletubbies”.

I protagonisti sono quattro teletubbies, i cui nomi sono Tinky Winky, Dipsy, Laa-Laa e Po.

Mi ricordo un episodio dove facevano vedere un video con dei bambini e facevano qualcosa di inerente a questo video.

Poi mi ricordo quando bisognava mangiare e uscivano dei tubi che dicevano “È pronta la tubby pappa!” La tubby pappa era una frittella con una faccina che sorride e poi a volte appariva questa aspirapolvere che credo a tutti bambini fa paura perché faceva un rumore fortissimo e quindi io subito, quando la vedevo, correvo dalla mamma.

Poi finiva come sempre con tutti loro che ti salutavano.

Il mio cartone preferito di quando ero piccola era “Mimì e le nazionali di pallavolo”. In questo cartone parla di una ragazza, Mimì Ayuhara, un’appassionata della pallavolo. Lei oltre ad essere una vera e propria campionessa nella pallavolo è anche una studentessa modello, ha tutti voti eccellenti.

Ha anche molte amiche con cui confidarsi, ma non le mancano di certo le nemiche, ne aveva a scuola e anche nella pallavolo, che facevano di tutto per rovinarle la vita. Lei così durante il suo percorso  di preparazione alle nazionali incontra moltissimi ostacoli, tra cui una ragazza molto arrogante che inizia a far parte della squadra di Mimì. La ragazza cerca di rubare il posto di capitano a Mimì ma riesce a convincere tutte le ragazze che era la più forte solo per qualche settimana, in cui le ragazze sono disperate per la perdita di una partita importante. Mimì ha la fiducia di tutte le sue compagne, e verso la terza stagione riesce a farsi amica anche Midori, la ragazza, nonostante volesse ancora il posto di capitano. Nella squadra c’è anche molto trambusto, oltre ai litigi all’inizio la squadra si trova senza allenatore. Un loro insegnante molto buono, Hongo, poi, si propone di aiutare la squadra diventando lui l’allenatore anche se non ha le doti giuste, e loro accettano felicemente.

Il problema è che durante l’allenamento il carattere del professore  o meglio dell’allenatore cambia completamente, è talmente severo che le ragazze tornano a casa distrutte, tant’è che alcune di loro sono al punto di mollare tutto, ma Mimì capisce che Hongo è tanto duro con loro solo per tirare fuori solo il meglio da loro per le nazionali e così convince le ragazze a non mollare mai.

Durante l’anno riesce anche a conquistare il cuore di un ragazzo, Sutomu Ichinose, ragazzo con cui poi si fidanza. In sostanza questo programma racconta di una ragazza che diventa adulta seguendo il suo sogno, ovvero diventare la campionessa che pur non sapendo è sempre stata.

Io non sono riuscita a vedere tutte le stagioni, perchè dopo la terza stagione il programma non è stato trasmesso su Sky così ho smesso di vederlo, però l’anno scorso ho notato che ora tutte le stagioni si trovano su On demand quindi per chi vuole approfondire e scoprire l’intera storia di Mimì, avete tutto il tempo per conoscerla.

“Little Einsteins” è una serie animata in cui quattro ragazzi di nomi Quinci, Annie, Leo, June e una simpaticissima astronave rossa di nome Rocket esplorano il mondo.

Little Einsteins racconta le loro avventure musicali, in quanto il tema principale del programma è la musica. Lo scopo di questa serie televisiva è di insegnare ai bambini geografia, storia dell’arte, musica e scienze della Terra facendoli divertire con puntate in giro per il mondo

Il mio cartone preferito era forse il meno conosciuto e si chiamava “Gli eroi di Higglytown”.

La serie prende il nome dalla città di Higglytown, dove si ambienta il programma. i protagonisti sono cinque e sono delle specie di matrioske che devono affrontare delle avventure nella loro città che è tutta a forma di uovo. Una curiosità: pensate che possono entrare uno dentro l’altro fino a restarne solo uno!!!

Tra gli otto e i dieci 0 anni fa mi ricordo che usciva tutte le sere alle sette e poi di notte me lo sognavo e credevo di essere lo scoiattolo

I cartoni che ci sono adesso non sono niente a confronto di quelli che c’erano dieci anni fa di cui noi abbiamo fatto solo qualche esempio. A differenza di quelli di adesso, i cartoni di una volta avevano un significato anche se magari un adulto non poteva capirlo al volo come solo i bambini sanno fare. I cartoni animati di adesso, invece, sono sciocchi e non sono niente in confronto a quelli “dei nostri tempi”.

Come dice una canzone: “Con milioni di canzoni in streaming, si torna ad ascoltare sempre quelle che si amavano da ragazzini”.