Decalogo di San Francesco di Sales
Andiamo a conoscere meglio San Francesco di Sales, figura dalla quale don Bosco prende ispirazione non solo per il nome della Congregazione ma anche per i valori e per il carisma.
Fonte: MOVIMENTO GIOVANILE SALESIANO TRIVENETO
- Prima di tutto cercare di piacere a Dio: “Ecco il centro della mia anima e il polo immobile, intorno al quale ruotano tutti i miei desideri e tutti i miei movimenti”.
- Nulla per forza, tutto per amore: “Ecco la regola generale della nostra obbedienza: BISOGNA FARE TUTTO PER AMORE E NULLA PER FORZA. Bisogna piuttosto amare l’obbedienza che temere la disobbedienza… Vi lascio lo spirito di libertà, quello che esclude la costrizione, lo scrupolo e l’agitazione”.
- Nulla chiedere, nulla rifiutare: “Restare nelle braccia della Provvidenza, senza fermarsi su nessun altro desiderio, se non quello di volere ciò che Dio vuole da noi”:
- Andare dall’interno verso l’esterno: “Non ho mai potuto approvare il metodo di coloro che, per riformare l’uomo, cominciano dall’esterno, dal contegno, dagli abiti, dai capelli. Mi sembra, al contrario, che si debba cominciare dall’interno… Il cuore, essendo la sorgente delle azioni, esse sono tali quale è il cuore… Chi ha Gesù nel cuore, lo ha subito dopo in tutte le azioni esteriori”.
- Andare tranquillamente: “con una dolce diligenza”. “La fretta, l’agitazione non servono a nulla, il desiderio di una vita spirituale è buono, ma deve essere senza agitazione”. La guarigione che si fa tranquillamente è sempre la più sicura”. “Dobbiamo essere quello che siamo ed esserlo bene, per fare onore all’Operaio, di cui siamo l’opera”.
- Pensare soltanto all’oggi di Dio: “Pensare di fare bene le nostre cose oggi, e quando arriverà il giorno di domani, si chiamerà anch’esso oggi, e allora ci penseremo”.
- Ricominciare ogni giorno: “Ogni giorno dobbiamo cominciare il nostro progresso spirituale, e pensando bene a questo, non ci meraviglieremo di trovare in noi delle miserie. Non c’è nulla che sia già tutto fatto: bisogna ricominciare e ricominciare di buon cuore”.
- Mettere a profitto tutte le occasioni: “Sopportate con dolcezza le piccole ingiustizie, le piccole incomodità, le perdite di poca importanza che capitano ogni giorno. Queste piccole occasioni vissute con amore vi guadagneranno il cuore di Dio e lo faranno tutto vostro”.
- State allegri: “Andate avanti con gioia e con il cuore aperto più che potete; e se non andate sempre con gioia, andate sempre con coraggio e fiducia”.
- Vivere in spirito di libertà: “Io non mi faccio nessun scrupolo di lasciare il mio regolamento di vita quando lo richiede il servizio delle mie pecorelle… Dio mi fa la grazia di amare la santa libertà di spirito così come odiare la dissoluzione e il libertinaggio”.
San Francesco di Sales nel cuore di don Bosco
L’8 dicembre 1844, don Bosco inaugurava nella periferia di Torino un “oratorio” dedicato a san Francesco di Sales. Da tre anni ormai, egli radunava ogni domenica e durante le feste i ragazzi che incontrava nelle strade e nei cantieri della città. L’opera “salesiana”, che allora era soltanto agli inizi e che egli chiamò oratorio, ricordando l’Oratorio fondato a Roma nel secolo XVI da san Filippo Neri, era destinato all’educazione di giovani spesso molto sprovveduti.
Oltre alla formazione religiosa da lui considerata come fondamentale, don Bosco non trascurava la formazione umana e l’istruzione, e per di più, infondeva un’impronta festosa a tutte le attività, nelle quali il gioco, il canto e i divertimenti avevano una parte rilevante [continua a leggere]