Decalogo della bontà
- Essere buono è dimenticare se stessi per pensare agli altri.
- Essere buono è perdonare sempre, pensando che la debolezza umana è più grande della cattiveria.
- Essere buono è avere pietà della debolezza altrui, pensando che noi non siamo diversi dagli altri e che, nelle loro condizioni, forse saremmo stati peggiori.
- Essere buono è chiudere gli occhi davanti all’ingratitudine.
- Essere buono è dare anche quando non si riceve, sorridendo a chi non comprende o non apprezza la nostra generosità.
- Essere buono è sacrificarsi, aggiungendo al peso delle nostre pene di ogni giorno, quello delle pene altrui.
- Essere buono è tenere ben stretto il proprio cuore, per riuscire a soffocare le sofferenze e a sorridere costantemente.
- Essere buono vuol dire accettare il fatto poco simpatico che più doneremo, più ci sarà domandato.
- Essere buono è acconsentire a non avere più nulla riservato a noi stessi, tranne la gioia della coscienza pura.
- Essere buono è riconoscere con semplicità che davvero buono è solo Dio.
* attribuito a Papa Giovanni XXIII