Dalla genericità all’identità
È importante che nelle fasi precedenti all’adolescenza, a cominciare dalla nascita, ci sia un’offerta formativa adeguata per far uscire progressivamente dalla genericità.
Vivendo tra gli adolescenti si sente spesso dire qualcosa di simile: «Siamo prigionieri di una età che non sappiamo vivere». Tra i tanti film che descrivono in maniera magistrale il vissuto contraddittorio di un adolescente, ce n’è uno, Kung Fu Panda, nel quale la sorte designa il protagonista, un goffo panda, per diventare il Guerriero dragone. Nessuno però crede che ce la possa fare, fin quando il padre adottivo gli svela quello che da sempre gli aveva promesso di rivelargli, ossia l’ingrediente segreto: «L’ingrediente segreto è niente. Non esiste un ingrediente segreto. Non serve. Per rendere una cosa speciale devi solo credere che sia speciale». Da quel momento il panda si rende conto che la forza per diventare il Guerriero dragone la può trovare solo dentro di sé: è lui stesso, la sua ricchezza, la sua unicità.
Identità come unicità
Parlare ai ragazzi di identità implica l’insistenza sulla considerazione che il momento più importante della loro vita di adolescenti sarà quello in cui si renderanno conto che non c’è mai stato, né mai ci sarà un’altra persona uguale a loro: ognuno di noi è unico e la propria ricchezza consiste proprio…
Per continuare a leggere scarica l’articolo: lunedì pedagogico 14 dicembre 2015 Dalla genericità all’identità
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