Dal temporeggiare all’orientarsi in tempo
Il compito della scuola è aiutare il ragazzo a prendere in mano la propria vita il più presto possibile per farne quel capolavoro che già è.
«Tu non mi conosci, ma poco importa… Sono un giovane come tanti, uno di quelli che sta sulla soglia della vita aspettando che passi un treno su cui salire. Sono uno di quelli che conoscono a memoria gli orari. E così so quando passano i treni, ma ogni volta non li prendo attendendo quello giusto. Temporeggio, aspetto… per avere delle certezze e delle sicurezze. E intanto il tempo passa inesorabile».
«Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro»
Con questa frase san Giovanni Paolo II potrebbe rispondere al giovane che scrive di divertirsi molto a veder passare i treni…! Questo è il compito della scuola: aiutare il ragazzo a prendere in mano la propria vita il più presto possibile per farne quel capolavoro che già è. Più si tramanda questa presa di posizione, più si consumano energie in non-scelte o in scelte sbagliate, più si rende sfuocata l’immagine di quello che si è, fino ad arrivare a costruire uno sgorbio non sapendo più chi si era all’inizio. «Chi parte bene è a metà dell’opera», dicevano gli antichi. Il problema diventa la …
Per continuare a leggere scarica l’articolo: lunedì pedagogico 30 NOVEMBRE 2015 DAL TEMPOREGGIARE ALL’ORIENTARSI IN TEMPO
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